Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 88 del 20/11/2008

IL PREMIO/2 Bere bene e a buon prezzo

20 Novembre 2008
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IL PREMIO/2

Nell’Almanacco di Gambero rosso i migliori vini tra gli 8 e i 10 euro. Sono 85 le aziende siciliane. Settesoli è la Cantina dell’anno, il Grillo di Foraci premiato fra i bianchi

Bere bene e
a buon prezzo

Il dolce e l’amaro. I vini siciliani premiati dall’Almanacco del bere bene 2009 di Gambero Rosso, che raccoglie le migliori etichette italiane il cui prezzo va dagli otto ai dieci euro, aumentano anche se “le potenzialità del comparto vitivinicolo di questa regione continuano a non essere espresse per intero”, scrivono gli autori. E poi i prezzi al pubblico restano piuttosto alti: “Alcune aziende hanno limitato i prezzi, ma fondamentalmente restano alti anche nella fascia di prezzo presa in considerazione dalla pubblicazione”.

Così: “Troppi vini tra quelli premiati sono al limite del nostro prezzo massimo”. In compenso la Sicilia ne esce con tante medaglie e con un paio di “super premi”, quelli assegnati a Settesoli come migliore cantina dell’anno per quanto riguarda il rapporto tra la qualità e il prezzo dell’insieme della sua produzione. L’altro riconoscimento va al Grillo 2007 dell’azienda Foraci di Mazara del Vallo, che si aggiudica il premio qualità-prezzo regionale e nazionale nella categoria bianchi.
Nella sezione “Segnalazioni” sono 85 le aziende siciliane menzionate, mentre sono 55, con 59 etichette, quelle premiate per il rapporto qualità prezzo. A fare la parte del leone le cantine palermitane, quattordici in tutto, seguite a ruota da quelle della provincia di Trapani e Agrigento, e poi Ragusa (sei), Catania (cinque), due a Caltanissetta e una ciascuna per il Messinese e il Siracusano. Una conferma, poche le aziende della zona orientale dell’Isola, che arriva anche dal commento degli autori della guida a proposito dell’Etna: “Per fortuna ci sono un paio di produttori storici, che in qualche modo calmierano i prezzi. Non possiamo altrimenti non notare che nessuna, ma proprio nessuna, delle tante nuove cantine della zona, che con un certo successo ci hanno inviato i loro campioni, abbia in listino un vino che possa rientrare nella nostra fascia di prezzo”. Anche se, a dirla tutta, il prezzo non è tutto.
Un’ultima menzione arriva per la migliore enoteca dell’Isola. È Picone, la storica enoteca palermitana, ch oggi può vantare una carta da 4.500 etichette.

 

Marco Volpe