Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 192 del 18/11/2010

IL PRODOTTO Così fico che ora è Dop

18 Novembre 2010
ficodottato ficodottato

IL PRODOTTO

Quello dottato cosentino ha ottenuto il riconoscimento dall’Unione europea. Tra le specie più grosse, quello della Valle del Crati ha anche una forma elegante. Ecco come è possibile degustarlo

Così fico
che ora è Dop

Il fico dottato cosentino ottiene il riconoscimento dall’Unione europea e diventa Dop. Un grande traguardo per il gruppo d’imprese di produzione e trasformazione che ha fondato il “Consorzio Fico Essiccato Cosentino” ed ha avviato nei mesi scorsi un grande progetto di promozione che mirava proprio al prestigioso riconoscimento della denominazione.


Il fico è un prodotto tradizionale di tutta la provincia di Cosenza, ma in particolare della Valle del Crati. Si tratta di un frutto che per le caratteristiche del territorio prolifera esclusivamente nella provincia calabrese dove la Blastofaga, l’insetto che naturalmente lo feconda, non riesce a penetrare al suo interno e non ne altera il corpo.
Il Fico serotino, prodotto del Dottato, è uno dei fichi più grossi e di forme più eleganti. Possiede una  buccia, prima verdastra e poi tinta di un canarino chiaro, coperta di un’epidermide che ha un liscio particolare. Il Fico Dottato è uno dei più apprezzati per la sua fecondità e per la carnosità della sua polpa che ben si presta alla essiccazione ed alla trasformazione. La famiglia Colavolpe, ad esempio, da oltre 100 anni trasforma i fichi dottati appena raccolti in leccornie ripiene di frutta secca, cedro e arancia canditi e per i più golosi anche ricoperti di cioccolato. “La nostra produzione – racconta Gerardo Colavolpe – si aggira attorno agli 800 quintali all’anno che esportiamo in tutta Italia ma anche all’estero: a Parigi, Londra e alcune città tedesche e americane. Il riconoscimento dell’Europa rappresenta per noi un valore aggiunto di qualità e garanzia per tutti i nostri clienti”.

Piera Zagone