Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 84 del 23/10/2008

L’INAUGURAZIONE Un debole per la carne

23 Ottobre 2008
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L’INAUGURAZIONE

Nel nuovo “Vini e Bovini” di Palermo Nicola Picone punta tutto su filetti, tagliate e fiorentine di alta qualità. Con una novità: la cucina sarà aperta anche ai clienti

Un debole
per la carne

Anche in cucina si può essere democratici. Succede da “Vini e Bovini”, in viale Strasburgo a Palermo, dove Nicola Picone, che ha ripreso la gestione del locale (l’ex Gourmet bar) dopo cinque anni, ha deciso di dare a tutti la possibilità di esibirsi ai fornelli. Così se, nei giorni scorsi, dalle pentole del locale appena riaperto è passato un mostro sacro come lo chef modicano Carmelo Chiaramonte, da novembre la cucina, periodicamente, aprirà le porte ai profani.

“Su prenotazione – spiega Picone – metteremo a disposizione strumenti, ingredienti e naturalmente la sala per i commensali a chi si diletta con profitto ai fornelli senza essere un professionista e vuole preparare una cena per gli amici”. Insomma, un’alternativa al classico invito a casa che sembra non avere precedenti, almeno nel capoluogo siciliano.
Ma non è la sola novità che contraddistingue il ritorno dei Picone nel locale di viale Strasburgo aperto sette anni fa insieme al celebre chef Nino Graziano e lasciato in gestione per un lustro, dopo che quest’ultimo è volato a Mosca, per aprire il suo Mulinazzo in terra russa.
Lasciato a giugno dai vecchi gestori, l’ex Gourmet Bar ha riaperto i battenti da qualche giorno, ed è uno spazio versatile che ha come marchio inconfondibile il buon vino. L’enoteca apre al mattino per offrire anche dall’altra parte della città (il negozio storico è in via Marconi, più in centro) un migliaio di etichette italiane ed estere. Poi c’è una mini rivoluzione anche in cucina con l’addio al sushi per dedicarsi con più attenzione alle carni. “La cucina giapponese – afferma Picone – è ormai inflazionata in città e allora abbiamo deciso di puntare tutto sulla carne e i formaggi di qualità. Una svolta per dare un’identità precisa al nostro locale”. Lo chef resident è Vincenzo Pellerito, ex proprietario del ristorante “Firenze e dintorni” di via Antonio Veneziano, specialista nelle ricette di carne. I prodotti che finiscono nei piatti (tagliate, filetti e fiorentine) provengono, appunto, dalla Toscana e, ovviamente, anche dalla Sicilia, precisamente dalle estremità occidentali e orientali dell’Isola con particolare attenzione alla scelta dei fornitori.
Ma Picone tiene a sottolineare che Vini e Bovini “non è un ristorante ma un’enoteca con cucina. Per noi il vino è il pane quotidiano e vogliamo dare a tutti l’opportunità di assaggiare una bottiglia di valore senza spendere tantissimo”. Un buon bicchiere può essere degustato anche all’ora dell’aperitivo magari accompagnato da crostini, salumi, formaggi e prodotti freschi.
E il ristorante funzionerà anche da location per le esibizioni dei più grandi chef siciliani. Nei giorni scorsi, appunto, è stato il turno di Chiaramonte. “Prossimamente – annuncia Picone – sono previste altre cene a soggetto”.
Un perfetto mix, dunque, fra novità e ritorno agli antipodi, che ha come ultima dimostrazione la presenza di Sabine, moglie di Nino Graziano, che si occupa magistralmente del servizio di sala.
 

Francesco Sicilia