Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 189 del 28/10/2010

DIARIO AMERICANO Cafe Diablo

29 Ottobre 2010
Cafe-Diablo Cafe-Diablo

DIARIO AMERICANO

Nello Utah in uno dei parchi più avvincenti degli Usa la cucina di uno chef che prepara piatti barocchi richiamandosi spesso alle tradizioni messicane

Cafe Diablo

di Giovanni Paternò

Il Capitol Reef National Park magari non sarà tra i più bei parchi d’America, ma per i suoi colori, i suoi stretti e adrenalitici canyons, percorribili anche in auto sotto la minaccia di un’improvviso crollo di qualche costone, non è da perdere.

Inoltre si trova lungo il percorso tra due capolavori della natura: Arches N. Park e Bryce Canyon N. Park, imperdibili meraviglie paesaggistiche specie al tramonto.

Il paese adiacente è Torrey, piccola cittadina tipicamente americana con le sue case lignee isolate, i suoi piccoli ranch ove pascolano liberi cavalli e mucche, il suo General Store dove si vende un po’ di tutto. In questo angolo dello stato dell’Utah mai avremmo pensato di andare in un ristorante dal nome così poco invitante; fortuna che l’immancabile Lonely Planet ne parlasse in maniera entusiasta.

Il locale è niente di particolare, ma gode di un comodo e affollato dehors. Il menù è un  foglio stampato ove in una pagina sono descritti antipasti, primi, desserts e sul retro i piatti principali, semplice ma comodo perchè te lo tuoi portare via per ricordo.

La cucina di Gary Pankow, diplomato al Culinary Institute of America a New York parte da una base tipicamente messicana, ma la rielabora con personalità curando la stupefacente presentazione dei piatti che può definirsi in stile barocco. Tra gli antipasti e primi si annoverano: anatra, insalata agli agrumi, pollo affumicato, calamari ai frutti tropicali, zuppa di gamberoni.

Noi scegliamo “empanadas” tipico piatto mex formato da tre calzoncini fritti, ripieni da un gustoso, incomprensibile formaggio e patate dolci, su un letto di fagioli al coriandolo.


Empanadas

Subito si nota perchè la Lonely ne parla così bene: la portata nella sua semplicità da piatto povero incanta per il suoi gusti decisi ma equilibrati. Altro primo scelto è quella che dovrebbe essere una dietetica “insalata di funghi e spinaci”. Ci aspettiamo un normale misto di foglioline e pezzetti conditi in qualche modo,  invece ci presentano un’opera d’arte che vorresti non distruggere per continuare ad ammirarla. Una sottile tortilla agli spinaci conformata a cilindro per contenere le foglie di spinaci crude, i funghi cotti e  altri vegetali, un’altra tortilla alle erbe e un grissino fritto, il tutto su un salsa vegetale. Senza alcun rispetto per l’arte visiva, soddisfiamo quella del gusto.


Insalata funghi e spinaci

I secondi comprendono tacchino, salmone atlantico, bistecche, costolette di maiale, trota. Propendiamo per una “lombata di agnello marinata” e servono degli straccetti di agnello, marinato nella salvia e rosmarino, condito con salsa al peperoncino dolce e accompagnato da un piccolo pasticcio di riso in crosta, asparagi e un pittoresco anello croccantissimo di patate tagliate a fiammifero e fritte.


Lombata di agnello marinata

Nonché per  una “bistecca di muscolo addominale cotta al carbone” (tradotta letteralmente),  ove ci servono una tagliata di manzo su salsa rossa che circonda un croccante cilindro di patate fritte a striscioline, che contiene una tortilla alle erbe, una al parmigiano e gli ortaggi cotti a contorno.


Bistecca alla brace

Entrambi i piatti suscitano euforia e si assaporano golosamente fino a lasciare il piatto completamente vuoto. Durante il nostro pasto non possiamo esimerci dall’ammirare i differenti piatti che servono  agli altri commensali, tutti invitanti e fantasiosi.

A questo punto, sazi e soddisfatti, vorremmo chiedere il conto, ma l’inopportuna cameriera ci porta un enorme piatto ove fanno bella mostra i dolci.


Piatto dei dolci

Non possiamo fare a meno di scegliere un misto: torta alle mele e torta al cioccolato e per gradire aggiungono delle tartelette alla panna. Anche il dessert è ottimo al gusto, però, unica pecca di un pasto memorabile, freddo di frigorifero.
Servizio gentile e professionale, chef che fa la sua comparsa tra i tavoli, due bicchieri di ottimo vino californiano e soli 116 dollari da pagare.

CAFE DIABLO
599 West Main Street
Torrey, Utah
tel. 435 425 3070
aperto sempre solo a cena da aprile ad ottobre
www.cafediablo.net