Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 25 del 06/09/2007

DIARIO GOLOSO Vienna , il paradiso della cotoletta

05 Settembre 2007
ruota.jpg ruota.jpg

    DIARIO GOLOSO

ruota.jpgIl wiener schnitzel è la “cugina” della milanese, ma è di vitello e non di maiale. Si accompagna con bratkartoffeln, le patate arrosto. Seconda puntata del viaggio tra i migliori locali della capitale viennese

Vienna , il paradiso
della cotoletta

E il wiener schnitzel? Per chi non lo sapesse è una cotoletta di vitello dalle dimensioni generose, o almeno dovrebbe essere così. È impanata e accompagnata da bratkartoffeln, patate arrosto, o kartoffelsalat. La differenza tra la cotoletta alla milanese e il wiener schnitzel sta nel tipo di carne: la prima è di maiale, la seconda di vitello.

wiener_schnitzel.jpgIl paradiso dello schnitzel viennese è il Figlmüller, dal 1905 tra più grandi e più sottili della città. Ha tre sedi (nella Wollzeile 5, nella Bäckerstraße 6, e da Figls nella GrinzingerStraße 55, www.figlmueller.at). La clientela è assolutamente eterogenea, Vip, operatori di borsa e manovali e, ahinoi, spesso c’è da fare la fila.
Questo tipo di locale rientra nella categoria dei beisl, che potremmo liberamente tradurre con “piccola trattoria vicino casa dove mangiare un boccone”, purtroppo sempre più rari. Segnaliamo il Bauer Gustl (Drahtgasse 2), il Herkner (Dornbacher Strasse 123) e il Zum Scherer (Judenplatz 7), e Plachutta Hietzing (Auhofstr. 1, Tel. (01)8777087, www.plachutta.at). Eva Plachutta, in questo segmento, è la punta di diamante. I piatti in carta sono una selezione della migliore cucina tradizionale a base di carne di primissima scelta.
Mecca dei gourmet viennesi è il Meinl am Graben (Graben 19, Tel. +43(1)53233346000, www.meinlamgraben.at). Su tre piani è possibile trovare ogni ben di Dio, dai tartufi bianchi d’Alba, al caviale del Mar Caspio. Sale da tè, caffetteria, caffé e accessori, angoli degustazione, enoteca & winebar, pasticceria, ciccolateria, formaggeria con oltre 400 tipi di specialità. In totale 16.000 prodotti in vendita, persino on-line. Il ristorante di casa è fiore all’occhiello e lo chef, Joachim Gradwohl, è sempre in gran bella forma. Il suo segreto è riuscire ad utilizzare con fantasia, intuizione e professionalità tutta la materia prima a disposizione.
Il Cammello Nero, Zum Schwarzen Kameel (Bognergasse 5, Tel. +43(01)5338125, www.kameel.at) è un locale anch’esso tra i più versatili a Vienna. Bistro, buffet, enoteca e rivendita gastronomica, a cura della famiglia Friese. Sandwich all’aragosta e bicchiere di champagne per pranzo, ma anche piatti francesi e austriaci rivisitati. Molto interessante la carta dei vini.
Un posto nel cuore dei viennesi, forse per la storia d’amore a lieto fine, è lo Spazzacamino Bianco, Zum weißen Rauchfangkehrer (Weihburggasse 4, Tel. (01)5123471, www.weisser-rauchfangkehrer.at; aperto solo la sera). mein.jpgSi racconta che uno spazzacamino si era innamorato di una bella mugnaia e che, ricambiato, uscisse dal forno bianco anziché imbrattato di nero. Il suo lavoro e la sua passione per la mugnaia gli provocavano sempre una gran sete, sete che andava a spegnere in questa taverna. Oggi il locale ha perso un po’ del suo fascino rustico ed è piuttosto un posto raffinato, perfetto per turisti e vacanziere americane, dall’ambiente tipico. La materia prima è però eccellente e farvi una visita è divertente.
Steirereck im Stadtpark (Am Heumarkt 2, Tel. (01)7133168, www.steirereck.at, chiuso sabato, domenica e festivi) dello chef Heinz Reitbauer, è un ristorante inusuale e raffinato. Fa parte del circuito Relais Gourmands (www.theworldwidegourmet.com), una stella Michelin. È ubicato allo Stadtpark, il parco cittadino, lungo il Danubio ed è considerato il migliore per creatività ed estro. Gli ambienti sono di design, il giardino assai gradevole. I menu degustazione partono da 60 euro, con abbinamenti a bicchiere 107 tutto incluso.
Se durante la visita al castello di Schönbrunn vi assale un languorino, in cima allo Schloßpark proprio all’interno del monumento alla vittoria, la Gloriette, c’è un bistro con giardino dove gustare un caffé e una fetta di torta o prendere un’insalata. La vista sulla casa imperiale è splendida. Chi ha scelto il biglietto di visita completo, castello, parco, etc., ha a disposizione anche uno Strudel Show che si tiene nella vecchia panetteria imperiale.
Per gli amanti della lirica che non vogliono farsi mancare nulla, segnaliamo il delizioso e raffinato ristorante all’interno del Burgtheater, il Vestibül (Dr. Karl-Lueger-Ring 2, Tel. (01)5324999, www.vestibuel.at). I marmi del teatro creano un’atmosfera piuttosto austera, ma il giardinetto compensa ampiamente. La testa di vitello con spuma agli spinaci è un classico.
Un nome italiano nel mondo del cibo che conta non manca mai. Fabios (Tuchlauben 6, Tel. (01) 5322222, www.fabios.at), di Fabio Giacobello, gestisce un ristorante moderno e trendy. La cucina è un mix italo-austriaco-internazionale. Famosi i tortellini ripieni al petto di galletto su insalata di asparagi e cetrioli. Eleganza e moda a prezzi concorrenziali.
Per restare in tema artistico, il Mak Café und Österreicher im Mak (Stubenring 5, Tel. (01)7140121, www.oesterreicherimmak.at), è un nuovo lounge bar e ristorante all’interno del Museo di arte altstadt.jpgcontemporanea, appunto denominato “Mak”. Dalle 8,30 alle 11 è possibile scegliere tra vari tipi di colazione e succhi di frutta spremuti al momento. Pranzo o cena, Helmut Österreicher delizia i suoi clienti con cucina austriaca. Interessante la lista sigari e distillati. Non avrete alcuna possibilità di trovare un tavolo libero disponibile senza prenotazione al Kim kocht (Lustkandlgasse 4, Tel. (01)3190242, www.kimkocht.at), soprattutto adesso che il locale riapre rinnovato il 4 settembre. Due i fantastici menu austro-asiatici, sempre aggiornati e a sorpresa.
Per chi invece ama le comodità segnaliamo due indirizzi da grand hotel. Presso il Bristol Westin, un cinque stelle lusso, troverete il secondo stellato della città, il Korso (Mahlerstr. 2, Tel. (01)51516546, www.westin.com/bristol). Una grande parete in onice e gli arredi moderni mitigano l’atmosfera classica e il lusso ridondante dell’hotel. Lo chef Reinhard Gerer varia dalle interiora di vitello al riesling, ai gamberi di fiume ed al salmone selvatico.
Piuttosto pretenzioso il Palais Coburg (Coburgbastei 4, Tel. +43.1.518180, www.palais-coburg.com), Relais & Chateaux, nonché Gourmand. Le camere-suite, a partire da 500 euro a notte, sono lussuose e hanno una dimensione minima di 60 metri quadrati. Il palazzo, la cui storia racchiude 6 secoli di architettura, e le cantine del ristorante valgono una visita. Fu costruito dal duca Ferdinando di Sassonia-Coburgo Gotha. Quattromila le referenze vinicole. I piatti dello chef Christian Petz garantiscono preparazioni di massimo livello; per chi cerca qualcosa di meno impegnativo è disponibile un Wine Bistro. Ogni domenica dalle 11,30 in poi per 75 euro è possibile fare un Brunch “Champagne”, quantità illimitate (mangia quanto vuoi), champagne a scelta compresi, mentre ogni lunedì dalle 18,30 nel Giardino Bastei è possibile partecipare ad una serata grill, sempre vini compresi, a 65 euro a persona.
Altri indirizzi dove dormire: Altstadt Vienna (Kirchengasse 41, www.altstadt.at), piccolo hotel a gestione familiare nel centro storico; Das Triest (Wiedner Hauptstrasse, 12, www.dastriest.at), hotel di design 5 stelle lussuoso e minimalista dai prezzi vantaggiosi. Stylehotel Vienna (Herrengasse, 12, www.style.vienna.radissonsas.com), della famosa catena Radisson coburg.jpgSas; Rathaus Wein & Design (Lange Gasse 13, www.hotel-rathaus-wien.at/en-rathaus-rathaus.shtml), un piccolo e simpatico hotel dove ogni stanza ha un nome di un produttore di vino diverso. Dall’atmosfera familiare e accogliente, senza tuttavia peccare in eleganza, l’hotel Hollmann Beletage (Köllnerhogasse 6, www.hollmann-beletage.at).
Nel concludere questa breve carrellata sulla splendida capitale austriaca, non può mancare una curiosità sugli Asburgo, ovvero sul nome e sui titoli dell’ultimo discendente, oggi, Franz Josef Otto Robert Maria Anton Karl Max Heinrich Sixtus Xaver Felix Renatus Ludwig Gaetan Pius Ignatius von Habsburg-Lothringen, noto semplicemente come Otto d’Asburgo, nato a Reichenau an der Rax il 20 novembre 1912. E’ l’ultimo discendente della Casa d’Asburgo, figlio dell'ultimo Imperatore Austriaco e Re d’Ungheria Carlo I e di Zita di Borbone-Parma. E’ un ex membro del Parlamento Europeo per la CSU (partito democratico tedesco) e presidente dell’unione pan-europea internazionale. Otto vive in Baviera ed è cittadino tedesco. E’ Imperatore Titolare d’Austria, Re Apostolico d’Ungheria, Re di Boemia, Dalmazia, Croazia e Slavonia, Galizia, Lodomeria, e Illiria, Re di Gerusalemme, Arciduca d’Austria, Granduca di Toscana e di Cracovia, Duca di Lorena e di Salisburgo, di Stiria, di Carinzia, di Carniola, di Bucovina, Gran Principe di Transilvania, Marchese di Moravia, Duca della Bassa e Alta Slesia, di Modena, Parma, Piacenza e Guastalla, di Auschwitz e Zator, di Teschen, del Friuli, di Ragusa e Zara, Conte di Asburgo e Tirolo, di Kyburg, Gorizia e Gradisca, Principe di Trento e Bressanone, Marchese della Bassa e Alta Lusazia e Istria, Conte di Hohenems, Feldkirch, Bregenz, Sonnenberg, Signore di Trieste, di Cattaro e della Windische Mark e Granduca di Voivodina.


Marina V. Carrera
Francesco Pensovecchio

(2. fine)