Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 25 del 06/09/2007

IL PRODOTTO Peperoncino, piccante erotismo

05 Settembre 2007
peperoncino.jpg peperoncino.jpg

    IL PRODOTTO

peperoncino.jpgIn Calabria l’estate si chiude con questo festival dal gusto piccante. In programma arte, cultura, divertimento, eros e gastronomia

Peperoncino,
piccante erotismo

Piccante, piccantissimo, come vuole la più ardente tradizione gastronomica d’Italia, quella calabrese. E non potrebbe essere altrimenti, per un evento in cui folklore, arte, cultura, erotismo e gastronomia avranno il sapore diverso ed esclusivo del peperoncino rosso.

Stiamo parlando del festival organizzato dall’Accademia del Peperoncino, che andrà avanti fino a domenica a Diamante (nel Cosentino), località di villeggiatura del litorale tirrenico calabrese nota soprattutto per i cedri e per i murales.
In paese è già tutto pronto, e sin da Ferragosto si sente nell’aria il gusto piccante di un evento, anzi di un calendario di eventi che da quindici anni dona sapore ed eccitazione alla parte finale della stagione turistica diamantese.
Nel programma, come ogni anno curato dal fondatore dell’Accademia Enzo Monaco, una esplorazione completa del peperoncino piccante e di tutte le sue possibili ed impensabili declinazioni. Originario dell’America centrale e quasi venerato presso gli antichi atzechi, il peperoncino è stato portato in Italia dal medico di bordo di Cristoforo Colombo, Chanca di Siviglia, per poi diffondersi in tutta Europa ed entrare con tutta la forza del suo sapore nelle culture gastronomiche delle coste mediterranee.
enzo_monaco.jpgNon a caso, dunque, il Festival propone soprattutto eventi gastronomici. D’obbligo il gemellaggio con l’Habanero dello Yucatan, attraverso una mostra fotografica, una conferenza di Tomas Gonzàlez, presidente del Consejo de ciencia y tecnología del Estado de Yucatán, e spettacoli folk centroamericani, mentre sette artigiani messicani proporranno salse piccanti che gli assaggiatori più coraggiosi potranno confrontare con le calabresissime salse nduja e rosamarina offerte negli stand allestiti sul lungomare.
Nella giornata inaugurale ci sarà anche la prima presentazione in Italia del naga morich, peperoncino pakistano con la fama di essere tre volte più cattivo dell’habanero, considerato fino ad oggi il più piccante del mondo. Al festival di Diamante saranno esposte le piante e i frutti e sarà possibile assaggiarlo.
Rinnovato anche l’appuntamento con il campionato italiano mangiatori di peperoncino, idealmente collegato alle rituali mangiate riservate, tra i contadini calabresi, solo agli uomini in grado di mostrare la loro forza. Uomini e donne partecipanti dovranno mangiare peperoncino crudo tagliuzzato, servito in portate da 50 grammi abbinabile solo a pane e olio, nel tentativo di battere i record attualmente detenuti da Aurelio Schiavo di Avellino con 500 grammi e Cristina Radulesco di Pavia con 440 grammi di spezia infuocata.
Il percorso del festival si dipana in 200 stand, un’interessante mostra sui dipinti erotici ritrovanti negli scavi di Pompei, lezioni di gusto impartite dallo chef di “Sabato domenica &” Fabio Campoli, una collaudata rassegna internazionale di teatro di strada, convegni medici sulle vastissime virtù terapeutiche ed afrodisiache del peperoncino, spettacoli di cabaret, l’annullo filatelico delle cartoline ufficiali e l’emissione di una speciale scheda telefonica Telecom, il primo raduno nazionale dei camperisti “pic”, l’esibizione di dodici ore del maratoneta Dj Stefano Venneri, le mostre dedicate al pomodoro e alle antiche etichette delle scatole, la presentazione della “macchina per spalmare la nutella piccante” concepita da Henri Gallot Lavallèe, le sfide umoristiche “Vignette sul ring” tra alcuni dei migliori caricaturisti d’Italia e, l’ultima sera, “Comici per la Dreher“ la tappa diamantese del megaspettacolo di Zelig che si chiuderà con i fuochi d’artificio sul mare.

Pietro Nigro