Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 27 del 20/09/2007

LA CUCINA DEL FUTURO Piatti tipici solo a Natale

19 Settembre 2007
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    LA CUCINA DEL FUTURO

superquark_cannella.jpgIl nutrizionista Carlo Cannella: “La tradizione in tavola sarà mantenuta soltanto per le feste. Per il resto lasceremo sempre più spazio ai piatti pronti”

“Piatti tipici
solo a Natale”

La tradizione in tavola sarà mantenuta soltanto per le feste, si mangerà fuori casa sempre più spesso e si utilizzeranno sovente i piatti pronti. Se le immagina così le tavole fra dieci anni Carlo Cannella, conosciuto volto televisivo per i suoi interventi a Super Quark, ma soprattutto direttore dell’istituto di Scienza dell’alimentazione e della Scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione alla Sapienza di Roma, ma anche presidente dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e della nutrizione.

cannella.jpg“Non ci saranno grosse novità in futuro – dice Cannella -, sono convinto che si mangerà sempre più spesso fuori casa e sempre più spesso verranno cucinati piatti pronti”. Insomma,l a farla da padrone sarà la cucina fast food, quella dei cannelloni surgelati da scongelare all’ultimo minuto con l’aiuto del forno a microonde.
“I piatti tipici, quelli della tradizione italiana – continua il docente romano – saranno preparati soltanto per le festività, dall’antipasto al caffè, passando per i primi elaborati e i secondi che chiedono lunghi tempi di preparazione, fino all’ammazzacaffè, saranno riservati ai giorni di festa. Natale, alle feste in famiglia. Il resto sarà fatto da piatti veloci, da pranzi e cene fuori”.
E gli Ogm? “ Si tratta di un problema viene posto in modo del tutto fuorviante, almeno per come se ne è parlato fino a questo momento. Finora ci siamo posti il problema secondo il punto di vista che ci è stato imposto da parte delle grandi multinazionali internazionali. Invece bisogna trovare una via nazionale per gli Ogm e utilizzarli persino per salvare la biodiversità”. Insomma dobbiamo andare a caccia di un compromesso. “Qualcosa del genere. Sarebbe da stupidi combattere l’evoluzione della scienza ma dobbiamo salvaguardare il nostro patrimonio di biodiversità”.
E a proposito della divesa delle identità territoriali, proprio in questi giorni Carlo Cannella si trova a pechino, con il ministero delle politiche agricole e ambientali e per il quale si sta occupando di promuovere un progetto sull’olio di oliva.

Marco Volpe