Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 129 del 03/09/2009

L’INTERVENTO Eroi della vigna

03 Settembre 2009
zaia zaia

L’INTERVENTO

Il ministro Zaia a Pantelleria per la vendemmia di Donnafugata: “Questa viticoltura è essenziale come elemento di conservazione della cultura, delle storia e delle tradizioni”

Eroi della vigna

Il ministro Luca Zaia e la “viticoltura eroica”. Eccoli i due protagonisti al centro dell’attenzione a Pantelleria per la vendemmia avviata da Donnafugata sull’isola. Un evento organizzato dalla cantina di casa Rallo che già lo scorso anno avevo inviato il numero uno del dicastero all’Agricoltura per la vendemmia notturna.

Quest’anno la location è cambiata ma l’ospite d’onore è stato lo stesso. Il ministro ha parlato di viticoltura eroica, appunto, quella estrema, ma anche dei nuovi limiti previsti per chi guida dopo aver bevuto alcol.
Conferenza stampa affollata con giornalisti arrivati dalla “terra ferma” durante la quale sono stati messi in luce le problematiche riguardo al settore agricolo in generale. Primo fra tutti l’abbandono dei campi legato alla redditività, problematica messa in luce dal ministro Zaia e sostenuta  anche da Josè Rallo di Donnafugata: “Adesso siamo al – 13% come fatturato, ma il periodo peggiore è passato. Da maggio abbiamo segnali di ripresa e l’obiettivo è chiudere in pareggio”.
Zaia si è soffermato sulla tematica dell’incontro: “La vitivinicoltura ‘eroica’ non è soltanto un  segmento produttivo di rilievo per la qualità  dei prodotti e per la fama di cui essi godono a livello
internazionale. È essenziale quale elemento di conservazione della cultura, delle storia e delle tradizioni locali e per il ruolo fondamentale che essa ha nella gestione dell’assetto territoriale, ambientale e del paesaggio”. Il ministro ha poi mostrato simbolicamente l’impegno in prima persona partecipando alla vendemmia tra i filari di Donnafugata.
Alla manifestazione erano inoltre presenti diversi esponenti di spicco della viticoltura eroica italiana, produttori come Willi Sturz (Cantina sociale Ditermeno), Francois Stevenin (presidente del
Centro Studi e Ricerche sulla viticoltura di montagna), Heidy Bonanini (azienda agricola Possa), Salvo Foti (Vinicola Benanti), Costantino Charrere (Les Crepes) e Casimiro Maule (Mino Negri).
“Siamo imprenditori – ha detto Charrere – ma vogliamo che venga anche riconosciuto il nostro ruolo di gestori dell’ambiente perché contribuiamo a mantenere il territorio e il legame tra uomini e terra”.
Il ministro Zaia si è poi concentrato su un’altra importante tematica che riguarda il calo del consumo di vino relativo alla sicurezza stradale, proponendo dieci domande provocatorie e statistiche alla mano ha aggiunto “di tutte le altre cause che, al di fuori dell’alcol, portano agli incidenti, solo il 2% di questi – ha concluso – si deve all’alcol, ma l’altro 98% avviene per altre cause a cominciare dai farmaci che provocano sonnolenza, dal volume alto delle autoradio, e inoltre l’uso del telefonino, il fumo alla guida, la  stanchezza da troppe ore di guida e altri fattori”.
Infine il ministro ha commentato il dibattito relativo alla possibilità di nascita di una Doc che comprenda l’intero territorio siciliano riferendo che questa ipotesi crea notevole confusione e poca differenziazione tra la moltitudine di prodotti isolani.

L. D. T.