Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 130 del 10/09/2009

IL DIBATTITO Doc Sicilia, troppi no immotivati

14 Settembre 2009

IL DIBATTITO

Il presidente di Assovini, Diego Planeta: va difeso il nome dell’Isola “il nostro più grande patrimonio, ha infatti una notorietà internazionale seconda soltanto alla Toscana”

Doc Sicilia,
troppi no immotivati

Pubblichiamo l’intervento di Diego Planeta, presidente di Assovini Sicilia, che risponde così all’interrogazione alla Camera presentata dal deputato dell’Udc, Calogero Mannino

di Diego Planeta *


Mi stupisce che un uomo politico dal passato così influente, padre della attuale legge sulle Doc, si esprima in questi termini sulla Doc Sicilia.
Non può non essere noto a tutti che in presenza della Igt Sicilia, le doc esistenti e/o future non possono né potranno aggiungere alla propria zona di provenienza il mitico “Sicilia”, rimangono così relegate ad un assolutamente ignoto luogo di provenienza locale, affiancate da un vaghissimo Italia.
A parte (forse) Etna e Pantelleria mi si dica quali e quante aree vitivinicole siciliane importanti hanno una valenza ed una notorietà internazionale che predomini sul Sicilia stesso.
Ci siamo sgolati a dire che la Sicilia è un continente vitivinicolo, cosa che in effetti è, perché mille diversità territoriali imprimono ad i vini caratteri diversi (per altro caratteri diversi anche tra i Siciliani stessi), mi si dica come far emergere e conoscere queste diversità se al paese, alla contrada, al vigneto non si lega la Sicilia.
Siamo forse ancora al tempo di pensar di essere il sale della terra? Siamo ancora affetti dalla più tremenda delle malattie: il provincialismo di vecchia maniera che ci fa credere di essere noti oltre che al villaggio più vicino anche al resto del mondo?
Questo dibattito va avanti da un po’ e francamente a tante domande non riesco a rispondere, sarei ben felice se qualcuno riuscisse ad illuminarmi:
Come mai mezza Italia dichiara apertamente che costruirà barriere per impedirci di ottenere la nostra sacrosanta Doc?
Che cosa dovrebbe importargliene, quando mai a noi Siciliani è stato chiesto un parere sulle altre Doc regionali o provinciali formatesi in Italia?
Come mai, mentre al nostro interno è in corso un così importante dibattito, il leghista onorevole Ministro Zaia rilascia dichiarazioni di contrarietà ? È a conoscenza di tutti gli opinionisti che un buon terzo del vigneto Sicilia si avvia verso la peggiore delle catastrofi travolto da mercati stravolti da paesi che sulla quantità e non sulla identità territoriale hanno costruito il loro disastro?
Sappiamo tutti che allo stato attuale l’export diretto del vino imbottigliato in Sicilia non arriva al 5% dell’intera produzione?
Sappiamo tutti che i “Discount” di mezzo mondo sono stracolmi di Nero D’Avola Igt Sicilia venduto a 4 soldi ed imbottigliato chi sa dove?
Sappiamo tutti che mentre tutti se ne riempiono la bocca, parlando e sparlando, i viticoltori siciliani oggi si vedono offrire meno di 20 centesimi di euro per un chilogrammo di Nero D’Avola?
Potrei continuare a porre domande all’infinito, mi rendo conto che non ne vale la pena, chi non ha voglia di intendere comunque non intenderà. Non mi si neghi una grazia: chi si dichiara contrario a questa strategia accompagni il no con una proposta diversa e migliorativa, siamo tutti pronti ad accoglierla e farla nostra.
Io il cuore del dibattito lo intendo così: il nome Sicilia è il nostro più grande patrimonio, ha infatti una notorietà internazionale seconda soltanto alla Toscana.
Con la attuale Igt da un lato distruggiamo l’immagine del nostro Paese per la inesistenza dei controlli sui movimenti e sui flussi del vino sfuso venduto come Igt Sicilia, mentre dall’altro, non possiamo scriverne il nome sulle nostre Doc per dare loro connotazione e carattere, farle emergere dall’anonimato, e veramente, valorizzare le tante e variegate  specificità territoriali. Avete proposte migliori? Fatele, saranno benvenute.
Di questi “no” elitari, immotivati o gratuiti francamente la viticoltura siciliana non ne ha proprio bisogno.
 

* presidente Assovini Sicilia