Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 132 del 24/09/2009

IL COMITATO Giardina: “Così votiamo le Doc”

24 Settembre 2009
Giardina-Gianni Giardina-Gianni

IL COMITATO

L’enologo siciliano è membro del “Parlamentino” al ministero delle Politiche agricole, dove si dà l’ok ai  disciplinari. “In meno di un anno abbiamo valutato oltre sessanta istanze”

Giardina:
“Così votiamo
le Doc”

Oltre sessanta pratiche già esitate, altre 320 in giacenza alle quali bisognerà dare un parere. A Roma, dall’attività del cosiddetto “Parlamentino” (nome intero: Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazione d’origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini) dipendono le modifiche dei disciplinari e la nascita delle nuove Doc e Docg.

Un lavoro affidato ai suoi 39 membri, rappresentanti di enti locali o associazioni di categoria, tra i quali figura anche Gianni Giardina (nella foto), siciliano e volto noto del panorama enologico italiano, vice presidente nazionale dell’Onav e funzionario dell’Istituto della vite e del vino. “Dal momento della sua nascita – spiega Giardina – il Comitato ha svolto un lavoro alacre per dare una risposta a tutte le pratiche in giacenza. Una sessantina quelle fino ad ora esaminate. Tra queste la nascita della Doc Prosecco, della Docg Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Altre 320 istanze, invece, sono quelle che da qui alla scadenza dell’attività dovranno essere esitate. Man mano che si completeranno le pratiche queste passeranno al comitato per il voto”.
 A proposito di scadenza: il Parlamentino, presieduto dal direttore di Assoenologi Giuseppe Martelli e nato per volontà del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia nel novembre del 2008, avrebbe dovuto chiudere i battenti a giugno. Ma lo stesso ministro ha deciso di prorogarne l’esistenza fino al 31 dicembre del 2011. In sostanza, oltre un anno di attività da poter ancora svolgere. L’obiettivo, dunque, è completare le pratiche che restano. quelle 320 tra cui figurano richieste illustri tra cui la Doc Sicilia. “Secondo quanto dispone la nuova Ocm – spiega Giardina -, tutte le richieste presentate dopo il 31 luglio dovranno essere esaminate a Bruxelles. Ma per quelle precedenti a quella data l’ultima parola spetta al Parlamentino”.  Prima del voto finale, ogni pratica viene passata ai raggi X da una commissione amministrativa (prima) e da una commissione tecnica (dopo). Per la Doc Sicilia, per esempio, si è ancora alla prima fase.  “Il momento conclusivo  – aggiunge Giardina – è quello del voto. E noi siamo pronti a giudicare le 320 pratiche che restano, nove delle quali vengono dalla Sicilia. Ci aspetta un impegno duro, ma fino a questo momento abbiamo lavorato con grande dedizione”.

Gaetano Luca La Mantia