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La guida

Guida ai vini del GdS. Ecco tutti i dieci superpremi

07 Dicembre 2013
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Grande folla alla presentaziome della guida ai vini di Sicilia del Giornale di Sicilia al Grand Hotel delle Palme di Palermo. Presenti i produttori dei 50 vini premiati con le cinque stelle. Durante la cerimonia sono stati resi noti anche i dieci super premi dal miglior spumante al miglior viticoltore. Ecco l'elenco completo.

Miglior spumante
Dal perlage finissimo e lungo, naso di agrumi, frutta candita e note di crosta di pane. Piacevolissimo in bocca, coda minerale di rara eleganza. Come avere tra le dita il migliore tessuto scozzese.
Vince il super premio come Miglior spumante il Doc Contea di Sclafani Almerita Brut 2010 di Tasca d'Almerita.

Miglior bianco
Un bianco fuori da ogni schema. Irraggiungibile per freschezza, intensità e facilità di beva. Il colore è giallo paglierino chiaro. Naso elegante, finissimo, di erbette, pesca bianca, pera e gelo di agrumi. Toni minerali. In bocca è lieve, dinamico, piccante per freschezza e sapidità. Un vino di gran classe, piacevole e poliedrico.
Vince il super premio come Miglior vino bianco il Doc Etna bianco A' Puddara 2011 di Tenuta di Fessina.

Miglior rosato
Frappato in purezza dalle sfumature avvolgenti. Al naso note molto floreali con nuance di iris e violetta. Al palato ritroviamo tutte queste belle sensazioni su una cornice di leggera vivacità. Leggiadro e piacevolissimo da bere.
Vince il super premio come  Miglior vino rosato Osa! 2012 di Paolo Calì.

Miglior rosso
Possente, aromi inconfondibili. Il 2009 è segnato da un incredibile ventaglio di profumi varietali, di terra, tra cui frutti rossi in confettura ed erbe medicinali. La bocca è scandita da un consistente nerbo acido e da una fitta trama tannica, bilanciata dalla polpa e da una materia estrattiva ricchissima. Avvolgente il finale interminabile.
Vince il super premio come Miglior vino rosso Nero Maccarj 2009 di Gulfi.

Miglior vino dolce
I suoi profumi, profondi e complessi spaziano dalla vaniglia alle note tostate, al caramello, e il suo gusto dolce ed avvolgente lo rendono fascinoso: uno straordinario vino da meditazione che conferma le doti di grandissima longevità di una tipologia in cerca di riscatto.
Vince il super premio come Miglior vino dolce il Doc Marsala Vergine Riserva 1980 di Intorcia.

Miglior enologo
La passione per l'arte e la letteratura possono aiutare nella produzione dei vini? Noi diciamo di sì. E vi assicuriamo che è un tratto caratterizzante dell'enologo che stiamo per premiare. Metteteci poi l'amore per il territorio in cui si fanno bianchi e rossi, vini che risultano autentici e immediati col timbro chiaro della qualità. Come il Grillo più buono in quest'edizione della guida.
Vince il super premio come Miglior enologo Lorenza Scianna dell'azienda Fondo Antico.

Migliore vino nel rapporto qualità prezzo
Ormai non si può più parlare di una sorpresa perchè quest'azienda ha già vinto altri superpremi. Questa volta è un rosso da manuale. Piacevole al naso per le nuances speziate inframezzate da una nota di ciliegia, morbido e vellutato in bocca.
Miglior vino nel rapporto qualità-prezzo è…C'D'C Cristo di Campobello rosso 2012 di Baglio del Cristo di Campobello.

Miglior viticoltore
Poco più che adolescenti tra le vigne. A potare, a studiare, a fare la vendemmia. Un contesto raro nella Sicilia vitivinicola in uni scenario di grande bellezza con vista sullo stretto di Messina e vigneti abbarbicati sui Peloritani. Una storia di speranza e prospettiva che ci ha regalato un vino rosso di alto livello.
Vince il super premio come Miglior viticoltore l'Isituto agrario Cuppari di Messina.

Miglior azienda emergente
Potremmo parlare dei suoi vini, leggiadri e tesi, mai scontati. Potremmo parlare del suo territorio, una microzona dal clima unico. E tutto risulterebbe incompleto. Perchè è una di quelle cantine dove la faccia del produttore viene prima di tutto. Condotto dalla passione, non ha mai cercato scorciatoie nel suo lavoro di vigneron.
Vince il superpremio come Miglior azienda emergente Porta del Vento di Marco Sferlazzo a Camporeale.

Miglior rapporto cantina-territorio
Ci piace l'idea di un piccolo vigneto laddove si è persa un po' la tradizione del fare vino. Ci piace l'idea dei filari che strappano spazio al cemento, spesso abusivo, di una zona troppo antropizzata a ridosso di una grande città siciliana. Ci piace l'idea del recupero di vitigni autoctoni. Serve ancora altro?
Vince il super premio come Miglior rapporto cantina-territorio la Tenuta Enza La Fauci a Messina.