Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Benessere & alimentazione

Fragilità ossea, una ricetta per combatterla

16 Gennaio 2014
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Il problema legato alla fragilità ossea si manifesta maggiormente nei soggetti anziani, dove delle lesioni a questa età, possono compromettere di molto la salute generale del fisico.

La causa di tale predisposizione è sicuramente legata all'invecchiamento, un fenomeno che sta cambiando la nostra società (la vita media continua a crescere) e a meccanismi ancora non del tutto chiari; vi è una certa correlazione con l'apporto di vitamina D e calcio, senza però che questi siano risolutivi nella totalità dei casi.
Oggi numerosi ricercatori sono all'opera per capire i meccanismi che regolano questo fenomeno, e dalla Svezia arrivano dei nuovi dati che correlano il problema delle fragilità ossea in etá adulta alla vitamina B12.

Per vitamina B12 si intendono un insieme di molecole contenenti cobalto, indispensabili al nostro organismo per il compimento di numerosi processi fisiologici, uno fra tanti la formazione dei globuli rossi. La carenza di questa vitamina può portare a conseguenze molto gravi, anche se tale fenomeno si manifesta di rado (in quanto in un individuo adulto, l accumulo a livello epatico di questa vitamina, permette di tamponare il fenomeno per diversi anni) ed è causato principalmente da carenze di tipo alimentare; fonte primaria di B12 sono tutti gli alimenti animali e i loro derivati, motivo per cui chi segue una dieta vegana dovrebbe monitorare periodicamente i propri livelli di B12.

Ma tornando alla ricerca condotta dai ricercatori svedesi, è stato osservato un campione di circa 1000 uomini di circa 75 anni di età, ed  è emerso che coloro avevano dei livelli di B12 inferiori erano del 70% in più soggetti a fratture ossee, ed in particolare del 120% in più per quanto riguarda le fratture a livello spinale.
Un dato statistico così netto, di certo dovrebbe far riflettere sull'importanza di una alimentazione sempre più curata e sana, e di come questa possa influenzare la nostra vita quotidiana.

Come la prassi oramai impone, anche oggi riporterò un piatto con un alto contenuto in B12, adatto a i vegetariani e ai celiaci, accuratamente preparato solo per noi dai noti chef Vittorio e Marco Colleoni dell'Hotel San Martino di Treviglio
 
Tartare di pomodoro con nuvola di uovo alla clorofilla :
Ingredienti :
1 pomodoro cuore di bue
1 uovo
200 g di prezzemolo
50 g di pecorino
100. G di latte
Aceto di xeres q.b
Sale pepe
Olio
 
Incidere il pomodoro sulla parte esterna per estrarre la parte dei semi da conservare per la guarnizione, eliminare la pelle e tagliare a dadini molto sottili, condire con sale pepe e acero di xeres. Riservare al fresco. Aprire l'uovo e dividere albume da tuorlo, salare leggermente il tuorlo e lasciarlo marinare per almeno 10 minuti.
Defogliare il prezzemolo e scottarlo in acqua bollente, per un minuto e raffreddare subito in ghiaccio, frullare e passare in una garza per recuperare la polpa della clorofilla. Scaldare il latte a 60 gradi e nel mentre montare l'albume a neve, aggiungere la polpa ottenuta della clorofilla. Fare un quenelle e cuocere nel latte per due minuti. Composizione del piatto. Con un coppa pasta fare un cerchio di pomodoro marinato al centro del piatto appoggiare sopra il tuorlo e poi la nuvola di albume, guarnire con foglie di basilico e clorofilla, un giro di olio a crudo Pare una cialda di pecorino scaldando bene una padella antiaderente e aspettare fino a colorazione, usarla per guarnire e dare croccantezza al piatto .

Buon appetito!





Andrea Busalacchi

Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale

Docente presso le Università Bicocca di Milano

e UniCt di Catania

perunapelleperfetta@gmail.com

Fb: Andrea Busalacchi