Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Benessere & alimentazione

Mantenersi in forma con la frutta secca

28 Giugno 2013
frutta-secca frutta-secca

L'essicazione della frutta, come del resto la salatura e l'affumicatura della carne, ha avuto una notevole importanza nella storia dell'alimentazione umana, perchè potendo essere conservata a lungo, garantiva una preziosa riserva di cibo nei periodi di magra.

Per frutta secca si intendono sia i frutti veri e propri (per esempio, le nocciole), ma anche i semi delle piante (come i pinoli) e in alcuni casi, come nelle arachidi, anche i legumi. L’apporto calorico di questi alimenti è molto elevato, e questo potrebbe non farci pensare ad un loro utilizzo durante una dieta dimagrante o semplicemente una dieta di mantenimento.
Niente di più errato…
La composizione unica di noci, pinoli, mandorle, nocciole, arachidi e altro, si combina perfettamente con i nostri processi fisiologici, migliorando vari profili endogeni, fra cui colesterolemia e glicemia.
Uno studio recente, ha combinato varie ricerche effettuate in tutto il mondo, al fine di stilare un profilo salutistico per la frutta secca; in particolare è stato misurato il cambiamento di peso corporeo prima e dopo l’introduzione di questo alimento. Da come si può ben intuire, l’aver inserito della frutta secca nell’alimentazione dei soggetti presi in esame, non ha portato ad aumenti di peso (contrariamente a quello che ci si aspettava, visto l’alto contenuto calorico), e questo risultato sembra essere legato alla combinazione di grassi insaturi, polifenoli e fibre presenti.
Questa combinazione di nutrienti, oltre a migliore il profilo glicemico e colesterolemico, ha diminuito la sensazione di fame e portato i soggetti a mangiare meno.
Ma quanto assumerne e quando?
Il consiglio che posso darvi è quello di consumare abitualmente un pugno di nocciole/noci/mandorle/pinoli al giorno, come spuntino mattutino o pomeridiano, ma se vogliamo accentuarne l’effetto “anti-fame”, sarebbe meglio assumere il tutto 30 minuti prima di sedersi a tavola; ma mi raccomando di utilizzare solo frutta secca naturale, non tostata e salata, altrimenti andremo a minare i risultati sperati, avendo un effetto opposto!
Interessante sarebbe inoltre introdurre della frutta secca durante qualche pasto, magari in piatti a basso indice glicemico e ad maggiore componente proteica, come ad esempio il filetto di tonno in crosta di frutta secca ed erbe

In padella con due cucchiai di olio aggiungete:
aglio
noci
pinoli
mandorle
rosmarino
del pane tagliato a piccoli pezzi

Saltate il tutto per alcuni minuti, eliminate il rosmarino, aggiungete del  basilico e tritate il tutto al fino a ottenere una panatura fine.
Prendete una cipolla, frullatela con del sedano, un peperone, del finocchio, del pane imbevuto appena nell’aceto, un po’ di zenzero e dei pomodori pelati. Regolate di sale e pepe, aggiungete tre cucchiai di olio e qualche cubetto di ghiaccio e frullate nuovamente. Passate il frullato al colino e conservatelo in frigorifero.
Prendete dei fagiolini e lessateli a parte.
Passate il filetto di tonno nella panatura preparata, fatelo dorare da entrambi i lati in una padella con un filo di olio. Trasferitele in una pirofila e terminate la cottura in forno caldo a 190 °C per pochi minuti.
Ponete al centro dei piatti i fagiolini appena scolati e disponete sopra i filetti di tonno tagliati a fettine (cottura al sangue). Completate con la crema fredda preparata e un filo di olio extravergine.

Buon appetito!

Andrea Busalacchi
Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale
Docente presso le Università Bicocca di Milano
e UniCt di Catania

perunapelleperfetta@gmail.com
Fb: Andrea Busalacchi