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Vinitaly 2010

Noto è la nostra Montalcino

10 Aprile 2010
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Ore 14.51

Pierpaolo Messina, patron dell’azienda siciliana Marabino: “Tante similitudini tra noi e la Toscana, dalla passione per i rossi alla utilizzo della botte grande”

Noto è la nostra Montalcino

“Come in Toscana il Sangiovese è il vitigno principe, così lo è in Sicilia il Nero d’Avola, la cui massima espressione si ritrova nelle zone d’origine, tra Noto e Avola: il territorio di Pachino, in particolare, ha una sottozona di riserva di Nero d’Avola”. Pierpaolo Messina, patron della cantina Marabino, nella parte sud orientale dell´isola, ha studiato cinque anni a Siena, qui ha fatto il corso per diventare sommelier, abituando il palato al gusto toscano, e ora prova a “portare e trovare similitudini tra Montalcino e Noto”.


“Innanzitutto – dice Messina – sono entrambe terre di rossi e gli unici bianchi prodotti sono di moscato”. In questa parte di Sicilia si beve rosso e si mangia pesce, al punto che gli anziani del luogo non concepiscono l’accoppiamento del pescato con il bianco. Montalcino non è zona di mare, ma, continua Messina, ha in comune con Noto una lunga tradizione vitivinicola, in aree in cui la coltivazione della vite è stata per lungo tempo l´attività agricola prevalente.
“Un altro aspetto che unisce i due territori è poi l’utilizzo della botte grande. Il nostro è stato un ritorno alla tradizione. Abbiamo deciso di non usare barrique per ottenere un prodotto più elegante, senza forti sapori di minerali”.
Sul versante delle innovazioni, Morabino ha invece fatto da poco un vino senza solfiti, al 100% naturale, che al momento è in fase di studio. Le 2.000 bottiglie prodotte saranno quindi vendute esclusivamente nel siracusano.
L´azienda vuol porre molta attenzione alla cura del territorio, scegliendo prodotti naturali che seguono i principi dell´agricoltura biodinamica,  “per aiutare la vigna a trovare e mantenere l´equilibrio in sintonia con la natura e per far esprimere finalmente al vino la profondità del carattere della propria terra”. L´obiettivo è infatti quello di riqualificare una zona che è centro di grande interesse e di valorizzare l´area attraverso vini pregiati, che le caratteristiche pedoclimatiche consentono di ottenere.

Bianca Mazzinghi