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Taormina Gourmet 2015

Verticale con i vini del “re del Verdicchio”: “sfilano” 5 annate di Ampelio Bucci

28 Ottobre 2015
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Un grandissimo verdicchista. Esordisce così Walter Massa che sostituisce idealmente Ampelio Bucci che non è potuto essere al Taormina Gourmet per problemi di salute, clonando un neologismo che sicuramente sentiremo ripetere spesso.

Un tasting eccezionale del Verdicchio di Villa Bucci, declinato in cinque annate riserva, 2012, 2010, 2007, 2005 e 1995. A condurre il tasting, nella Sala Giardino, Federico Latteri che ha raccontato la storia dell’azienda di Bucci e del suo Verdicchio, “un vino – ha detto – di notevole complessità che dimostra comunque di poter durare nel tempo”.

La sorpresa, poi, fatta da Walter Massa che ha telefonato allo stesso Ampelio Bucci mettendolo in vivavoce e trasferendolo idealmente a Taormina. “Mi spiace non essere lì – ha detto Bucci -. Con le tecniche attuali, il mondo del vino bianco oggi è cresciuto tantissimo. Fino a poco tempo fa, era impensabile parlare di vini bianchi d’annata. Oggi ci riusciamo grazie al territorio, all’uva e all’uomo. Oggi il vino italiano fa pil etico grazie anche alla bellezza dei nostri bianchi”.
Nel finale la rivelazione di Walter Massa, che ha condotto in maniera straordinaria la verticale: “In etichetta il grado alcolico è quasi sempre mezzo grado in più o mezzo grado in meno”.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

  • 2012: ancora giovane, colore giallo con riflessi verdolini. Profumo fresco, complesso in cui si riscontrano erbe aromatiche e note minerali su un sottofondo di miele e resina. In bocca è pulito, lineare, buona freschezza e lunghezza. Crescerà molto.
  • 2010: colore ancora luminoso, testimone di un vino ancora all’inizio della sua vita. Naso con frutta bianca, note erbacee, anice, pietra bagnata. Al palato buona acidità, eleganza, ampiezza, armonia. Presenti miele, menta, salvia ed una nota amarognola nel finale.
  • 2007: il vino è sembrato un po’ più avanti di quanto ci aspettavamo. Tenendo conto delle sue abituali performances probabilmente ciò è dovuto ad una bottiglia non “felice” con un tappo non performante al 100 % in termini di tenuta.
  • 2005: il vino della serata. Semplicemente fantastico. Uno di quei bianchi che fa capire a che livello si può arrivare oggi in Italia. Naso complesso, elegante, di erbe aromatiche, qualche nuances speziata, resina di pino ed una componente minerale. Sorso appagante con freschezza, ampiezza, grande persistenza e notevole corrispondenza gusto-olfattiva. Eccellente ora, andrà sicuramente lontano.
  • 1995: già al colore mostra una certa evoluzione che ci è confermata dal naso e dall’esame gustativo. Anche qui ci resta il dubbio che i tappi non abbiano tenuto alla perfezione.

G.V.
 

ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE


(Walter Massa parla al telefono con Ampelio Bucci)


(Le cinque annate in degustazione)