Taormina Gourmet 2018
Sorso indimenticabile del Blanc de Blancs di Bruno Paillard del 1996: che longevità nel calice
A chiudere la seconda giornata di Taormina Gourmet un'altra imperdibile degustazione tutta dedicata agli amanti dello champagne.
Protagonista La Maison di Champagne Bruno Paillard, una delle aziende più affermate, distribuite in Italia da Cuzziol, indipendente e a conduzione familiare. L'azienda è giovane, nasce infatti nel 1981 con un vigneto d’eccezione situato nel cuore della Champagne. Per questa azienda nulla è lasciato al caso. Ciascuna tappa dell’elaborazione dei vini è curata con grande attenzione. Viticoltura sostenibile, prima spremitura dei vitigni chardonnay, meunier e pinot noir, vinificazione separata di ciascun cru in botti di legno o in acciaio, assemblaggio dei vini di riserva, dosaggio extra brut, durata dell’invecchiamento da 2 a 4 volte più lunga sono solo alcuni degli accorgimenti che rendono questa azienda un vero fiore all'occhiello della Francia enologica. La maison, inoltre, è stata la prima a indicare la data di sboccatura sulle sue bottiglie affinché ogni amatore possa scegliere quando degustare le bottiglie.
Una verticale di Blanc de Blancs della Maison Bruno Paillard che ha permesso l'assaggio dei vari millesimati tra cui un 1996 da bottiglie magnum, un'occasione unica per conoscere da vicino un grande champagne. A condurre la degustazione Andrea Gori, giornalista ed esperto proprio di champagne insieme a Tommy Monari, brand ambassador della maison Bruno Paillard, che ha detto "Sono champagne gastronomici, adatti, cioè, ad accompagnare pietanze di vario genere grazie ad una bollicina setosa e mai invasiva".
Ecco i vini degustati
Blanc de Blancs Grand Cru Extra Brut 60 mesi (degorgement marzo 2017)
Giallo cristallino. Al naso esplodono la pietra focaia, la crosta di pane e sentori gessosi. In bocca è un trionfo di frutta matura, note candite mai eccessive.
Blanc de Blancs Grand Cru Extra Brut 60 mesi (degorgement marzo 2013)
Giallo paglierino carico. Naso intenso di crosta di pane ma anche umami e salsa di soia. Bocca frasca, sapida dal sorso vibrante e persistente.
Blanc de Blancs 2006
Naso di burro e miele, frutta secca e mandorle tostate. In bocca è fresco, intenso, fragrante e il sorso non lascia indifferenti.
Blanc de Blancs 2002
Un vino che fa gola ai golosi. Non certo perché sia dolce ma per la succulenza del sorso. Giallo dorato brillante. Naso strepitoso con note caramellate, di frutta candita, di mela cotogna, pera e pesca sciroppata. In bocca non delude, anzi. Mantiene la promessa olfattiva e, anzi, la freschezza è sapidità ne esaltano le note fruttate regalando intensità e persistenza al sorso.
Blanc de Blancs 1996, Magnum
Giallo oro con riflessi brillanti. Naso intenso ed accattivante. Note burrose e di pasticceria vengono sferzate da sentori agrumati e di pepe bianco. In bocca sorprende per l'eleganza e la freschezza che fa del passare del tempo un dono prezioso. Sorso indimenticabile.
Manuela Zanni
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