Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Taormina Gourmet 2018

L’importanza del calice nei vini: lezione di Riedel a Taormina Gourmet

29 Ottobre 2018
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A Taormina Gourmet Stefano Canello, uomo di punta del gruppo Riedel nella zona South East Europe, ha condotto una masterclass sui generis. 

L'obiettivo, infatti, è stato mettere in evidenza l’importanza dell’uso del corretto bicchiere per rendere al meglio le caratteristiche percepite di ciascun vino. Si tratta di comprendere che, al di là della bellezza di ciascun calice, la diversa conformazione di ognuno di loro  possa influenzare le nostre percezioni olfattive e gustative del contenuto. Riedel è il marchio più importante al livello mondiale nella produzione di calici da degustazione per vino. La sua storia ha radici molto antiche, risalenti alla fine del '600, quando Johann Christoph Riedel iniziò l’attività di commercio di cristallerie di lusso nella Boemia nord occidentale.Oggi Maximilian Riedel, Ceo dell’azienda austriaca dal 2013, rappresenta l’undicesima generazione della famiglia impegnata in questo settore. Vengono realizzate diverse linee di bicchieri seguendo una precisa filosofia basata sull’individuazione della forma ideale per i numerosi vini presenti sul mercato. La degustazione è stata condotta attraverso quattro vini serviti in quattro diverse tipologie di calici. Due rossi, un Pinot Nero e un taglio bordolese e due bianchi, uno Chardonnay e un Riesling. Grazie a questa singolare esperienza è stato possibile scoprire l'universo, a molti sconosciuta, dei calici da degustazione. 

George Readel era un genio, appassionato, tra le tante attività, di chimica, grazie alla quale scopre l'importanza della forma del calice per fare da “altoparlante del vino” in grado di veicolare le particelle olfattiva. La nuova linea performante ha una parete sfaccettata solo interna, realizzata attraverso macchinari molto costosi, lasciando l'esterno perfettamente liscio. Le prove condotte sui vini hanno dimostrato che ciascun calice è adatto a valorizzare  le caratteristiche peculiari di ciascuna tipologia: mineralità, acidità, sapidità, note fruttate, floreali, speziate, solo per citarne alcuni, come l'antica maieutica, arte socratica che aiutava i discepoli a dare il meglio di sè. 

I vini  degustati, ciascuno con un diverso calice adatto alla tipologia:

  • Pinot Nero Riserva Mazzon – Hofstätter
  • Il Rosso dell’Abazia – Serafini & Vidotto 
  • Chardonnay Lowengang – Alois Lageder
  • Kremstal Riesling Steiner Kogl – Salomon

Manuela Zanni

ALCUNE IMMAGINI DELLA MASTERCLASS


(Stefano Canello)