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Tendenze

Censis-Fipe: si esce la sera soprattutto per bere e mangiare, ma c’è un’offerta fuori controllo

21 Giugno 2013
movida movida

Si esce la sera per passeggiare, ma soprattutto per incontrare amici e  andare a mangiare, ben il 59% degli italiani.

Cioè: oltre 29 milioni sono coloro che una volta ogni tanto escono la sera e di questi 15,6 milioni escono almeno una volta a settimana, mentre a frequentare il centro storico della propria città sono circa 22 milioni di italiani. Questo lo scenario della movida analizzato dalla ricerca ricerca Censis-Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, con la partecipazione del Silb, l’associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo.

Alle persone piace uscire la sera e distrarsi. E per oltre il 63% dei cittadini è molto importante che nelle città ci siano luoghi dove mangiare, ballare e divertirsi. Anche qui le percentuali più alte si registrano nella fascia di età 18-29 anni, ma diminuiscono con l’aumentare dell’età. Nonostante ciò, anche fra gli ultra sessantacinquenni c’è un buon 46,3% che ritiene la movida molto importante per la qualità della vita e abbastanza importante per attirare turisti.

Ma dalla ricerca emerge anche il pregiudizio sulla movida, per effetto anche di tanti casi di cronaca nera collegata ad essa. Ma, come spiega la rcierca, a far degenerare la situazione sono gli eccessi, sia nel senso del numero delle persone rispetto agli spazi delle zone cruciali, sia nel senso del consumo di alcol soprattutto quando associato ad assunzione di sostanze stupefacenti, sia nel senso della perdita di ogni freno. Secondo il 45% dei giovani ci sono dei momenti di svago in cui è lecito trasgredire e secondo il 26,6% di essi nella sfera privata ogni comportamento è lecito. Ma a creare un rapporto critico con l’alcol non è la movida o la discoteca. Da un’indagine a cui la ricerca fa riferimento, risulta che oltre il 90% dei minori in età compresa tra i 12 e 14 anni ha già provato alcolici e il 59% ha sperimentato l’alcol in presenza dei propri genitori. Ancora più significativo diventa il 73% degli adolescenti che ha bevuto la prima volta in presenza di adulti. E l’iniziazione è avvenuta per il 63% in occasione di un semplice un pasto in casa o fuori casa e in meno del 23% dei casi in un’occasione speciale.

La movida sarebbe invece una risorsa per il turismo. “Assume – sostiene il presidente Fipe, Lino Stoppani – sempre più una connotazione turistica, come dimostrano le notti bianche. Spesso però un’offerta fuori controllo da parte di locali diversi dai pubblici esercizi, una vendita di alcol a basso costo e comportamenti spregiudicati da parte di alcuni operatori, se non addirittura una presenza di offerta abusiva che può spingersi fino a limiti deprecabili e riprovevoli, contribuiscono a trasformare i luoghi di ritrovo in arene di conflitto con problemi di gestione dell’ordine pubblico. È necessario trovare un punto di equilibrio per migliorare la qualità della vita di chi si diverte e di chi risiede nelle zone del divertimento”.

C.d.G.