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Tendenze

Crisi Natale, Coldiretti, Fipe: agriturismo meta più gettonata, nei ristoranti menu a prezzo dimezzato

21 Dicembre 2012
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l ristoranti costretti ad abbassare il prezzo dei menu di Natale e Capodanno.

La crisi ha portato ben il 70 per cento dei locali a proporre menu di 52 euro (in media), una scelta pesante nel periodo in cui i ristoratori speravano di recuperare qualcosa in termini di guadagno. È quanto emerge da un’elaborazione del centro studi di Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, sull’indagine Format-Research.

E’ anche calato il numero di italiani che ha deciso di trascorrere le feste al ristorante, il 15% . Una flessione consistente se viene rapportato a quanti l’anno scorso hanno deciso di andare a festeggiare in un pubblico esercizio, il 23%. Però una piccola fetta non si farà alcun problema con i conti, e sarà disposto quindi a spendere un po’ di più, il 14%. Se per il Natale la situazione non è rosea, potrebbe andare meglio invece per il Capodanno. Sempre secondo le stime della Fipe, il cenone a menu fisso costerà in media 77 euro e sarà offerto dal 63% dei ristoranti consapevoli che secondo le nuove tendenze il brindisi si preferisce nelle piazze, mentre un buon 35% opterà per la formula classica “cenone più veglione” a 81 euro.
 
Invece tra le mete fuori casa, la più gettonata è l’agriturismo. Lo dicono Federalberghi e Coldiretti. Secondo la stima della coldiretti sono 420mila i vacanzieri che per alloggeranno in agriturismo, un più 4 per cento per cento rispetto allo scorso anno. La permanenza si riduce a due/tre giorni, preferendo località a pochi chilometri da casa. Si predilige la montagna ma registrano un aumento di pernottamenti anche le città d'arte. Tra i fattori d’attrazione principali c’è l’offerta enogastronomica, gli italiani anche fuori non rinunciano a celebrare il fine anno con  le specialità locali.

In Italia sono 20.413 le aziende agricole autorizzate a svolgere attività di agriturismo al 1 gennaio 2012, conun aumento del 2,2 per cento rispetto all'anno precedente. Toscana e Alto Adige, con 4.125 e 2.998 aziende rispettivamente, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente piu’ radicato. L'attività agrituristica è rilevante anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Piemonte e Emilia-Romagna (con oltre mille aziende), Campania, Sardegna, Lazio e Marche (con oltre 700 aziende).Guide e web i canali prioritari a cui fanno riferimento gli italiani per scegliere la loro meta delle feste. 

C.d.G.