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Tendenze

Eataly Bari, la scommessa (a tempo) di Farinetti sul Sud Italia

02 Settembre 2013
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Eataly Bari: il primo (e forse l’unico) al sud, dedicato all’agricoltura. La nostra cronaca live.

Lampascioni, cime di rapa, pomodoro fiaschetto, caciocavallo podolico, capocollo di Martina Franca, cozze e pane di Altamura: sono solo alcune delle eccellenze pugliesi, molte delle quali sconosciute ai più non autoctoni, che è possibile conoscere, gustare e comprare aggirandosi tra gli scaffali ed i corridoi disposti su due piani negli oltre ottomila metri quadrati di un’ala recuperata all’abbandono della Fiera del Levante a Bari.
In realtà Eataly Bari non è un supermercato come quello degli altri ventitré punti vendita sparsi in Italia e nel mondo ma, per una serie di problematiche burocratiche, una mostra mercato temporanea con un permesso valido per sei mesi.


il manifesto dedicato alla Puglia

Polemiche a parte, vogliamo raccontarvi tutto il bello e il buono che Oscar Farinetti ha voluto concentrare in questo nuovo centro di eccellenza enogastronomica italiana, unico per il momento nel meridione d’Italia e destinato forse, dalle ultime previsioni aziendali, a rimanere tale, dedicato al Levante, culla dell’agricoltura.
Per molti aspetti Eataly Bari ricalca su scala più ridotta il più grande Eataly del mondo, quello di Roma, ma presenta anche delle caratteristiche che lo rendono unico. Secondo solo a Genova per posizionamento in zona portuale e lungomare, sfrutta molto bene questo vantaggio con la creazione di alcune terrazze dove è possibile consumare il pasto allietati dal panorama della vista fronte mare.


un'aula didattica

Ad accogliere i visitatori la libreria e, tra il mercato di frutta e verdura con annesso l’orto, l’area dedicata alla didattica, punto di forza e valore aggiunto che rende ogni Eataly non un semplice supermercato ma un vero e proprio laboratorio dove addestrare i propri sensi.


la libreria

Diverse aule ed aree sono, quindi, state allestite per potere assistere a lezioni di cucina su mangiare di stagione, dolci pugliesi, pane e farinacei ed olio di oliva, oltre ad imparare l’autentica cucina domestica, guidati da due guru della ristorazione pugliese, Peppe Zullo e  Pietro Zito. A coadiuvare il Centro Congressi  la cucina gourmet ad opera dello chef  Antonio Bufi, cui sono affidate anche le cene e l’organizzazione di eventi a tema.


la scuola di alta cucina domestica

Otto ristorantini a tema (pizza, pasta, verdure, carne, pesce, fritto, salumi e formaggi, mozzarella show) offrono il meglio della tradizione gastronomica pugliese e non solo, grazie alla solita e costante attenzione alla qualità delle materie prime trasformate in piatti della tradizione: la locale pasta Granoro, le farine del Molino Casillo, ortaggi come fagiolini, pomodori e olive provenienti dai migliori terreni, stracciatelle, trecce e capocollo, paranza, alici e polpette della granda in frittura, salsiccia arrotolata con friggitelli, seppie in umido e impepata di cozze.


panino col polpo arrosto

Novità assoluta la rosticceria, un’esclusiva gourmet del meridione che in Puglia vanta un repertorio di tutto rispetto: polpo al girarrosto, costine di maiale, rolatine di pollo accompagnate da patate al forno e panini col polpo, da ordinare per un appetitoso takeaway o da gustare nell’area in stile bistrot allestita con bei tavoli in ferro battuto e ripiano di marmo bianco.


la rosticceria

In abbinamento le birre dell’adiacente Birreria artigianale, con i prodotti Baladin e Birra del Borgo prodotti dal vivo.


la birreria artigianale

Cambia il tavolo dei fortunati: non più un’asta benefica, come a Roma, ma la possibilità offerta da sei a dieci clienti di consumare un menu fisso a base di ricette pugliesi, al prezzo di €45, ai tavoli di una delle due terrazze riservate.
Tra i punti vendita, tutti con laboratori a vista, da segnalare la Panetteria dove tutti i giorni viene sfornato pane cotto a legna e preparato con lievito madre e farine del Mulino Marino e quelle locali di Casillo. Tra i prodotti tipici non poteva mancare la focaccia barese, pane quotidiano degli abitanti locali. Produzione dal vivo a cura dei fratelli Montrone di Andria di mozzarella di bufala, burrata, nodini, ciliegine alla panna e scamorze fresche ed affumicate nell’angolo del Mozzarella Show. E ancora la Pescheria con un’altra tipicità tutta made in Bari, il crudo di pesce, presto in vendita: non solo ricci di mare, ostriche e lumache ma anche piccole seppie, da mangiare intere (allievi) o affettate sottilmente fino a ricavare quelle che vengono dette tagliatelle.


il crudo di mare

Trasferta al sud per il pastificio cuneese Michelis, che accanto alla pasta artigianale all’uovo della tradizione piemontese (agnolotti, tajarin e gnocchi), affianca i classici formati pugliesi, preparati solo con farina di grano duro ed acqua. E ancora la Piadineria dei fratelli Maioli e aperitivo da Vino Libero, con particolare riguardo alle etichette regionali.


l'area del vino libero

Si chiude in dolcezza con la pasticceria di Luca Montersino, la gelateria alpina Lait e una sosta alla caffetteria Illy.


la pasticceria

In agenda prossime aperture a Firenze, prevista per fine ottobre, un altro punto a Milano, all’ex Teatro Smeraldo dedicata alla musica, e a Piacenza per l’Italia, mentre all’estero si avvicinano le inaugurazioni di Istanbul, Dubai e Chicago.

Daniela Corso


Eataly Bari
Fiera del Levante
Lungomare Starita, 4 – Bari
Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 24
I ristorantini dalle 12.30 alle 15:30 e dalle 19.30 alle 23:30
Chiuso il lunedì