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Tendenze

Modica, altro che solo cioccolato. Il viaggio “magico” alla scoperta de “La perla del Barocco”

21 Giugno 2015
modica modica

(Uno scorcio di Modica)

da Modica, Manuela Zanni

A volte ci si trova in un luogo apparentemente per caso, ma in realtà è la vita che ci ha condotti là per un motivo in particolare. 

Se poi il luogo in questione è Modica, perla della Sicilia orientale, culla d’arte e cultura nonché patria dell’oro nero, il famoso cioccolato modicano, allora i motivi diventano molteplici. Scopriamoli insieme e, per concludere, c’è anche l’antica ricetta delle “leccumìe” modicane.

Ma la nostra storia inizia da Claudia Origoni, di origini romane e dal suo compagno napoletano Riccardo, entrambi appassionati di antiquariato, che decisero di andare in vacanza nella Sicilia orientale incuriositi dal racconto fatto da una signora da cui avevano acquistato una coperta nuziale di un antico corredo. Così, quasi come fossero saliti su di un “tappeto magico”, giunsero a Modica e se ne innamorarono, al punto da decidere di scommettere su questi luoghi creando “ Le Case dello Zodiaco”, il primo circuito di “albergo diffuso” in Sicilia, costituito da un insieme di case realizate ed arredate in accordo con l’architettura tipica del territorio, facenti capo ad un unico proprietario,  in cui i clienti possono alloggiare durante il proprio soggiorno usufruendo delle comodità di un albergo in un contesto accogliente come una casa. I servizi offerti sono gli stessi di quelli di un albergo, inclusi la colazione e il pranzo “diffusi” che vengono consumati presso strutture convenzionate del territorio.


(Una delle camere de Le Case dello Zodiaco, albergo diffuso)

Dato che in realtà, le idee sono un po’ come le ciliegie, ovvero “una tiri l’altra”, parallelamente a questo circuito, nasce il concept store e luogo di “espressione di idee”, “Arà”, termine che in modicano indica un misto tra un’esclamazione ed un’esortazione. All’interno di esso l’avventore può compiere un viaggio tra oggetti antichi e di valore, moderni e di poco prezzo,  prodotti tipici e leccornìe gastronomiche tra cui  una linea di cioccolato aromatizzato alle spezie in base alle affinità con i segni zodiacali, una “trilogia” di confetture che declinano le fragoline di Nemi in tre gusti, Modica al tramonto, con fragole, peperoncino, mandorle e cannella, Semplicemente Modica con fragole e vaniglia, e Modica di Notte, con fragole, cioccolato fondente e pinoli e le “rose di San Giorgio”, in onore al santo patrono di Modica,  di cioccolato modicano all’aroma di rosa , solo per citarne alcune.


(Il concept store Arà con la proprietaria Claudia Origoni)

Se poi vi fosse venuto un certo languorino, che sia ora di pranzo o di cena, e voleste andare a mangiare ottime pietanze in un luogo la cui bellezza non dimenticherete facilmente, imperdibile è il Museo Ristorante Tommaso Campailla. Il ristorante ha sede nell’antica dimora di Tommaso Campailla, filosofo e poeta modicano. Immersi nella storia di questi ambienti raffinati, con incredibili terrazze su Modica, vi sarà possibile gustare pietanze dai sapori ricercati, con ampia scelta anche per vegetariani e, su richiesta, vegani, preparati con competenza e professionalità dalla brigata di cucina, che renderanno il vostro pasto un’esperienza unica.


(La terrazza del museo-ristorante Tommaso Campailla)

Consapevoli che non si possa parlare di Modica senza parlare del suo cioccolato, definito a ragione “oro nero” caratterizzato dalla consistenza granulosa dovuta alla sua lavorazione a bassa temperatura, dobbiamo riconoscere, tuttavia, che non è l’unica tipicità gastronomica modicana. Meritano menzione, infatti, le impanatiglie, dolci tipici locali, che derivano dalle impanate “salate” a base di carne e verdure. Pur essendo inferiori nelle dimensioni, anche nelle impanatiglie il ripieno è costituito dalla carne addolcito dalla presenza di zucchero, mandorle, uova e cioccolata e aromatizzato dalla cannella e scorza di limone. Si servono fredde e sono indicate da portare in viaggio o in gita poiché nutrienti e di lunga conservazione. Poichè la carne è un ingrediente costoso in passato erano considerate, come scriveva Leonardo Sciascia, “dolci signorili” e venivano usati come regalo a parenti di riguardo o estranei, in occasione di onomastici o compleanni o in caso di debiti di gratitudine o convenienza.

Nel panorama della dolceria modicana, vi sono altri dolci particolari, le cosiddette liccumie, in italiano “leccornie”, testimonianti l’incontro tra la cultura araba e la cultura spagnola, simili a dei ravioli in pasta frolla con una farcia composta da melanzane, zucchero, mandorle e cioccolato di Modica. La tradizione amava definire infatti le liccumie il parente povero delle impanatiglie, in quanto le melanzane, pur se regine della tavola siciliana, sono di certo più economiche della carne. In realtà preparazioni di melanzane e cioccolato trovano riscontro anche altrove, ad esempio ad Amalfi, dove tradizionalmente viene preparata una parmigiana, costituita da strati alternati di fette di melanzane fritte e cioccolato.

Per tutti coloro che volessero cimentarsi nella preparazione di questo dolce anticamente preparato dalle suore modicane, di seguito riportiamo la preziosa ricetta.

LE “LICCUMIE “ MODICANE

Ingredienti per la frolla

  • 200 gr. di farina per dolci
  • 2 tuorli di uova (di galline allevate all’aperto)
  • 100 gr. di margarina (la ricetta originaria prevede lo strutto)
  • 100 gr. di zucchero
  • la scorza grattugiata  di un limone non trattato
  • un pizzico di lievito per dolci

Per la farcia

  • 500 gr . di  melanzana
  • 300 gr.  di zucchero
  • 200 gr. di mandorle
  • 150 gr. di cioccolata di modica (in assenza fondente)
  • 2 chiare di uova (di galline allevate all’aperto)
  • la scorza grattugiata di un limone non trattato
  • cannella in polvere

Per decorare

  • Cannella
  • zucchero a velo

Impastare la margarina con la farina in modo da ottenere un composto “sabbiato”. Quindi unire lo zucchero, le uova e, infine, il lievito. Fare una palla e lasciare riposare in frigo coperta da una pellicola trasparente.
Nel frattempo lavare e sbucciare la melanzana e tagliarla in pezzi di media grandezza. Cuocerli in forno fino a quando saranno ammorbiditi da poter essere passati al passapomodoro in modo da eliminare i semi e ottenere un composto dalla consistenza cremosa. Quindi unire le mandorle tostate in forno e pestate al mortaio, la cioccolata sciolta a bagnomaria, le chiare d’uovo montate a neve ferma, la scorza di limone e la cannella. Lavorate insieme tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, quasi gelatinoso.
A questo punto potete stendere la pasta frolla in una sfoglia di circa un centimetro e tagliate con un coppapasta dentellato dei dischi al cui centro metterete un cucchiaio di composto. Sovrapponete un secondo disco di frolla e sigillate pizzicando la pasta con le dita o con i rebbi di una forchetta (o se l’avete potete aiutarvi con un’apposita pinza per dolci). Con delle forbici praticate un piccolo taglio al centro in modo da non fare creare bolle o uscire il composto e ponetevi nel centro un pizzico di cannella. Infornate a 200° un quarto d’ora circa. Una volta cotte, fatele raffreddare e spolveratele di zucchero a velo. Servite fredde.
Indirizzi
Albergo Diffuso – “Case dello Zodiaco” e  Concept Store Arà, corso Marconi, 26, 97015 Modica RG 339 388 4577
Museo Ristorante Tommaso CampaillaVia Posterla, 29, Modica, Sicilia, Italia +39 0932 948160