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Tendenze

Vendite nei negozi bio, aumento a doppia cifra

09 Settembre 2013
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In controtendenza i carelli della spesa “bio”.

La crisi ha portato molti italiani a mettere le mani al portafogli e rivedere la lista dei prodotti da comprare, non c'è stata questa flessione nella nicchia dei consumatori organic oriented. Lo dice l'indagine curata da Nomisma e realizzata per Sana 2013, il salone internazionale del biologico e del naturale in corso fino a domani alla Fiera di Bologna. La ricerca ha coinvolto 228 negozi con una quota di prodotti bio superiore all'80% ed è risultato che le vendite annue sono aumentate a doppia cifra rispetto al 2010, raggiungendo incassi medi di 704mila euro (1.207 mila euro nei punti  con superficie maggiore di 200 metri quadrati e 525 mila euro in quelli inferiori a 200 metri quadrati).

Le vendite alimentari sul totale pesano mediamente per il 90,6%. I prodotti più venduti, sono stati gli alimentari secchi confezionati (che incidono mediamente per il 57,2% sulle vendite totali), gli alimentari freschi (20,3%) e, a seguire, gli alimentari freschi confezionati (13,1%), i prodotti per la cura della persona (5,7%) e per l'igiene della casa (2,7%). In totale, le vendite bio nel canale specializzato sono cresciute tra il 2010 e 2012 del 13,6%. E anche le previsioni per il 2013 (+6,9% rispetto al 2012) e il sentiment nel medio periodo sono positivi: il tasso di crescita medio annuo delle vendite previsto per il prossimo biennio è pari al +7,5%.

I negozi certificati coinvolti nello studio sono il 77% del totale; tra i punti vendita il 41% aderisce ad una catena commerciale o ad un'insegna. E un ulteriore dato che attesta la crescita del settore è anche la percentuale dei negozi più grandi, ben il 59%, che negli ultimi due anni ha impiegato nuovi addetti all'interno del punto vendita.