Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vini e territori

Da Pragher a Ott passando per Wittman. Quei bianchi taglienti e geografici

15 Febbraio 2015
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Quindici vini, nove autriaci e sei tedeschi, in una degustazione tecnica condotta da Karl Mair di Pretzhof. Nemmeno i bicchieri sono stati lasciati al caso. 

Toglie il respiro il bicchiere Bordeaux nr. 11200 di Zalto, capienza 765 ml. e alto 240 mm, un cristallo soffiato con un composto in alluminio anziché ossido di piombo. Ultraleggero, si resta sbalorditi, soprattutto se si pensa che è stato concepito rispettando gli angoli di inclinazione terrestre dal parroco di Albrechtsberg, un delizioso comune presso Krems. La degustazione è dura, tagliente come le acidità dei vini e la voce timidamente italiana di Karl, mentre il Resort Donna Carmela ha fornito – nonostante la temperatura polare – il tipico tepore solare del Sud-Europa. 
 
Schloss Gobelsburg – Brut Reserve

È ottenuto da una selezione di 70% Pinot Noir, 20% Riesling e 10% Grüner Veltliner dei migliori Cru di questa cantina fondata nel 1137 dei monaci cistercensi di Bernardo di Chiaravalle. Tra questi, Heiligenstein, Gaisberg, Grub e Lamm. Resta sui lieviti per tre anni. Fruttato e varietale mette in luce una texture fitta che lo rende piacevolmente cremoso e generoso – 82 punti
 
Schloss Gobelsburg – Gobelsburger Grüner Veltliner ‘13


Il Grüner Veltliner è l’autoctono austriaco più importante, un vitigno generoso e immediato capace anche di slanci importanti. Questo è il vino di prima fascia dell’azienda, il tappo è tecnico. Floreale, con note di biancospino, ribes rosso e frutta tropicale acerba. In bocca è fesco e di ottima beva. Un suggerimento: andatelo a visitare, vale il viaggio! Subito dopo fate un salto al Heuriger (una sorta di bistrò con mescita alla austriaca) del vicino Brundlmayr – 82 punti
 
Weingut Ott – Fass 4 Grüner Veltliner ‘13

Vino “naturale” (biodinamica) d’insolita pulizia e precisione. Fass 4 è una selezione tra le migliori partite prodotte presso il comune di Feuersbrunn nella regione del Wagram. Anche questo con tappo “tecnico” – gran parte dei bianchi austriaci hanno il tappo vite – evidenzia sentori di pera, mela golden, ananas e pompelmo maturo. In bocca è fresco, lungo, chiude con un finale quasi perfetto – 88 punti
 
Rudi Pichler – Grüner Veltliner ’13 Federspiel

Nell’area vitivinicola più importante dell’Austria, la Wachau, questo Grüner Veltliner “Federspiel” (il disciplinare federspiel vieta lo zuccheraggio e prevede un tetto di 12° vol. di alcol) è un vino totalmente secco, pieno, erbaceo, con riconoscimenti di mela gialla e spezie – 88 punti
 
Prager – Grüner Veltliner ’13 Federspiel, Hinter der Burg

Il Cru “Hinter der Burg” (dietro la fortezza) è di colore giallo paglierino luminoso. Naso di grande fascino, finemente erbaceo e speziato, rucola, pepe, lime, kumquat e polpa di cedro. Splendido equilibrio tra materia, estratti e acidità. Finale lungo. Una cantina di altissimo livello – 89+ punti
 
Franz Hirtzberger – Grüner Veltliner ’12 Smaragd, Rotes Tor

Vino opulento, quasi grasso, di colore giallo oro carico. Il cru Rotes Tor, porta rossa, si riferisce a una delle antiche porte della città fortificata di Spitz, chiamata anche “Porta degli Svedesi” (rossa per il sangue che la ricoprì durante la terza fase della guerra dei Trent’anni). Il disciplinare Smaragd impone una quantità massima di 9gr./lt di zuccheri residui e una alcolicità minima di 12,5% Vol. Il naso è speziato e caratterizzato da frutta matura, pesca gialla e mela cotogna. In bocca è cremoso, sapido, potente, lungo. Un vino da conservare – 90 punti
 
Prager – Grüner Veltliner ’10 Smaragd, Wachstum Bodenstein


Da uno dei vigneti sperimentali di Toni e Ilse Bodenstein, è un Grüner Veltliner elegante caratterizzato note di albicocca Marille, maracuja, agrumi e spezie. Al palato è pieno, potente, la freschezza lo rende agile e piacevole. Armonico. Nel finale tornano note fini e speziate – 91+ punti
 
P. J. Kühn – Riesling ’13 Jacobus

Passato alla biodinamica dopo aver sfiorato una tragedia familiare, Peter Kühn è il maggior rappresentante della biodinamica del Rheingau. Tappo Stelvin. Il terroir del Reno è presente in forma insolita e di grande fascino, il bicchiere non rileva alcuna imperfezione o difetto. Gli agrumi sono in prima linea, seguiti da un cenno di pera ed erbe aromatiche. Palato fresco e lineare. Splendida la beva – 87 punti
 
Clüsserath – Riesling ’13 Vom Schiefer Trocken

Esile e minimale, è una di quelle espressioni scintillanti che solo il Riesling riesce a tirare fuori dalla Mosella. L’elegante, finissima aromaticità fa dimenticare tutti i vini degustati sino a questo momento trascinando il degustatore verso un nuovo vortice fruttato e floreale. L’area è quella della famosa Trittenheimer Apotheke, testualmente la farmacia o medicina di Trittenheim, Vom Schiefer Trocken è appena il vino base – 88+ punti
 
Wittmann – Riesling ’13 Trocken

Nella regione dell’Assia-Renana, un’area vitivinicola tedesca tra le più calde, questo Riesling secco coltivato in biodinamica esprime note di frutta a polpa gialla, erbe medicinali e cedro. In bocca è lungo, persisitente, intriga per una sapidità minerale – 84 punti
 

 
Dr. Bürklin Wolf – Riesling ’13 Ruppertsberger

Riesling corposo, quasi caldo, del Palatinato. Meno slanciato ed espressivo dei precedenti, si esprime in maniera semplice e rassicurante.  E’ ottenuto secondo le regole della coltivazione biodinamica e certificato da Biodyvin – 81 punti
 
Franz Hirtzberger – Riesling ’13 Federspiel, Steinterrassen


Alcuni terrazzamenti di Hirtzberger presso Spitz nella Wachau sono coltivati a Riesling. Ne deriva un vino generoso e minerale. Il naso è quasi dolce, floreale e con cenni di vaniglia fresca. Elegante in bocca, mette in luce una texture snella e sapida. Armonico e persistente – 84 punti
 

Rudi Pichler – Riesling ’10 Smaragd, Wösendorfer Hochrain

Hochrain è una parcella sul Danubio scoscesa ed esposta a sud, il suolo granito e gneiss. Il naso è intenso con qualche accenno minerale. Petali di rosa, pesca matura e scorze di lime al naso. Al palato è equilibrato, succoso, invitante. Note speziate permangono in un lungo finale di bocca – 84 punti
 
Dr. Bürklin Wolf – Riesling ’02 Ungeheuer G.C.

E’ uno dei Gran Cru di questa cantina. Presso il comune di Forst, Ungeheuer si traduce letteralmente in “mostro” o anche “spaventoso”. E’ di colore giallo paglierino intenso. Appena verde al naso, molto fresco, con riconoscimenti di mela e pesca bianca. In bocca è fresco, lieve eppure denso, la sapidità vola in tandem con la freschezza – 89 punti
 
Reinhold Haardt – Riesling ’08 Kabinett Goldtröpfchen

La gocciolina dorata presso Piesport, “Goldtröpfchen”, è uno dei vigneti più belli e famosi della Mosella. Con un leggero residuo zuccherino, questo Kabinett esplode con note di frutta fresca, agrumi e spezie. In bocca è leggiadro, vivace, elegante. Incredibile il gioco creato dal Riesling tra dolcezza e acidità, un equilibrio dinamico e solidissimo – 91+ punti

Francesco Pensovecchio