Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vini e territori

La Valpolicella in cifre

25 Giugno 2015

Il consorzio della valpolicella è attivo da oltre 80 anni e riunisce 270 aziende di imbottigliatori e trasformatori della rinomata Dop del veronese, per una filiera che conta 7 cantine cooperative, oltre 2.400 aziende agricole produttrici di uva (quasi 1.500 delle quali producono uva per Amarone). 

Oltre a garantire il servizio di salvaguardia e tutela della denominazione, il Consorzio si occupa della valorizzazione e promozione sul mercato nazionale ed estero dei vini Valpolicella: Amarone della Valpolicella Docg, Recioto della Valpolicella Docg, Ripasso della Valpolicella Doc e Valpolicella Doc. La Valpolicella è la prima Dop di vino rosso in Veneto e tra le più importanti in Italia. A livello regionale è seconda solo al Prosecco, con una produzione lorda vendibile ad ettaro tra le più alte in Italia, che si è attestata tra 18.000-20.000 €/ettaro nella vendemmia 2013.

Cresce il vigneto e con esso il potenziale produttivo. Negli ultimi 20 anni è raddoppiato il terreno vitato Valpolicella, che ha superato i 7.435 ettari di estensione nel 2014 (25% del veronese e il 10% del veneto). Nello stesso periodo, la produzione di Amarone e Recioto ha registrato un incremento dai 40 agli oltre 300mila quintali. Sono quasi 60 milioni le bottiglie delledenominazioni (Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso) prodotte nel 2013, per un valore complessivo che si aggira sui 550 milioni di euro annui (primato nazionale per una Dop), di cui 325 milioni solo per l’Amarone. Altissima inoltre la percentuale di prodotto imbottigliato/certificato (96,75%, dati Ismea). Nella vendemmia 2013 sono stati prodotti 842 mila quintali di uve, di cui 303 mila messi a riposo per Amarone e Recioto.

L’80% della produzione della Dop è destinato all’estero: per i 2/3 in Europa, e 1/3 nel resto del mondo. In Europa è la Germania il principale mercato di destinazione per l’Amarone (28% della quota export europea), seguita da Danimarca (19%), Svizzera (17%), Svezia e Regno Unito. Il Canada supera di poco gli Usa (43% contro 42%) nelle quote destinate al resto del mondo, seguite a distanza da Cina (5%), Giappone e Brasile (2%).
Secondo lo studio 2014 di Assoenologi, i 7.435 ettari vitati della Valpolicella valgono circa 4 miliardi di euro, una cifra che non ha eguali tra le altre denominazioni italiane di vino rosso. Il valore, cresciuto di 200 milioni di euro negli ultimi 5 anni, è il risultato della media attribuita da Assoenologi per ogni ettaro di Valpolicella (530/550 mila euro) che supera altri grandi Rossi made in Italy, come quelli di Montalcino, Chianti, Barbaresco e Barolo (ad esclusione della sotto zona di Cannubi).

C.d.G.