Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vini e territori

Le dieci cantine toscane da visitare almeno una volta… secondo Decanter

27 Luglio 2015
cantina_antinori_chianti_classico cantina_antinori_chianti_classico

 
(La cantina Antinori Chianti Classico)

Estate piena, eno-turismo ad altissimi livelli. E cosa c’è di meglio, allora che programmare una bella vacanza in Toscana. Magari facendo un tour tra le cantine migliori?

Decanter ne ha selezionate 10, quelle che secondo gli esperti del giornale inglese, sono in assoluto le imperdibili e che meritano un tour almeno una volta nella vita.

Al primo posto c’è “Antinori Chianti Classico”, completamente rinnovata dall’architetto Marco Casamonti.
Segue il Castello di Ama, di Lorenza Sebasti e Marco Pallanti.
Terzo posto per il Castello di Nipozzano, che ha ospitato tra gli altri, anche Donatello e Michelozzo Michelozzi. Imperdibile la visita ad una stanza che contiene bottiglie che rappresentano la storia del Chianti.

Quarto posto per Capezzana, che produce anche olio extra vergine di oliva.
Al quinto posto, Salcheto, che è diventata nel 2011 la prima cantina europea autonoma dal punto di vista energetico, grazie ad un sistema innovativo di utilizzo di risorse rinnovabili.
Sesto posto per Badia a Coltibuono, ricavata in un vecchio monastero risalente all’undicesimo secolo.
Segue a ruota, Sassicaia – Tenuta San Guido, aperta dal Marchese Mario Incisa della Rocchetta nel 1944.
Ottavo posto per Livernano e Casalvento. La particolarità? Il proprietario è americano.
Penultima cantina nella classifica di Decanter, Biondi Santi – Tenuta il Greppo. Nel 1888 qui venne imbottigliata la prima bottiglia di Brunello di Montalcino. Franco Biondi Santi, morì a 91 anni, lasciando al suo posto il figlio, Jacopo Biondi Santi, la quinta generazione della famiglia che produce vino in Toscana.
Ultima, ma non certo per bellezza, Castiglion del Bosco, iscritta dall’Unesco nella World Heritage come Patrimonio del’Umanità.

C.d.G.