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Vinitaly 2017

“La Pac sosterrà i vignaioli italiani anche dopo il 2020”: parola del commissario Hogan

09 Aprile 2017
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Il Presidente dell'Uiv Antonio Rallo: “L'incontro con Hogan ottima occasione di confronto istituzionale e operativo”


(Phil Hogan e Antonio Rallo)

Il settore vitivinicolo dell'Unione Europea, a livello mondiale, ha un peso specifico molto significativo, rappresentando il 45% della superficie del vigneto globale; il 52% del consumo di vino; il 63% della produzione vinicola in termini di volume e il 70% in valore. Un settore dai numeri imponenti: il valore di mercato del vino nell'Unione europea è stimato in 100 miliardi di euro e sono 3 milioni i posti di lavoro a tempo pieno impiegati direttamente nel settore, senza contare l’indotto”. 

Da questi numeri è partito Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini, per fare alcune riflessioni con il Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan, per la prima volta a Vinitaly, durante un incontro riservato al quale ha preso parte l’intero Consiglio Nazionale di Unione Italiana Vini. “Sono grato al Commissario Hogan per averci dedicato tempo e attenzione, in continuità con il proficuo rapporto di collaborazione già in essere con lui ed il suo Gabinetto – commenta Rallo – Durante il nostro incontro, dopo aver tratteggiato il quadro completo del comparto vitivinicolo europeo, ci siamo soffermati su quello nazionale. Abbiamo evidenziato come l’Italia sia il primo produttore di vino della Unione europea e, dunque, del mondo, con 48,5 milioni di ettolitri nel 2016 e con un export in continua crescita, passato da 3,6 miliardi di euro del 2006 a 5,6 miliardi di euro nel 2016 (21 milioni di ettolitri). Una puntualizzazione dovuta per rimarcare che la Politica Agricola Comune post 2020 debba necessariamente prevedere risorse finanziarie in grado di rispondere alle sfide del nostro settore vitivinicolo. In particolare, vorremmo che il Piano Nazionale di Sostegno fosse mantenuto poiché ha dimostrato di essere uno strumento flessibile e strategico per le imprese; ha stimolato gli operatori a riorientare la loro produzione rispetto alle richieste del mercato incoraggiando l’innovazione e lo sviluppo di pratiche moderne in vigna come in cantina, e sostenendo gli investimenti in promozione dei brand e dei territori”.

“Attraverso la Pac – risponde il Commissario Phil Hogan – l'Unione europea prevede un notevole sostegno anche per il settore vitivinicolo italiano, riconosciuto per la sua produzione di qualità. Il bilancio per la promozione verrà aumentato in modo significativo e i produttori di vino italiani possono stare sicuri che la Pac post-2020 continuerà a sostenere il comparto”.