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Vinitaly 2018

Amarone, un assaggio lungo 30 anni: tasting con le etichette “storiche”

16 Aprile 2018
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Una celebrazione in grande stile quella di Masi Agricola e del suo Gruppo Tecnico voluta da Veronafiere al 52esimo Vinitaly in onore dei 30 anni del Seminario Tecnico che ha contribuito nel tempo a rendere l’Amarone emblema di quel Made in Italy famoso in tutto il mondo. 

Oggi pomeriggio in sala Argento del Palaexpo della fiera scaligera si è tenuta una verticale di Amarone indimenticabile alla presenza della stampa italiana, straniera e un pubblico selezionato di esperti. Un assaggio lungo 30 anni, che ha dato modo di cogliere i molteplici aspetti e ricostruire in successione logica l’evoluzione tecnico-scientifica e stilistica del grande rosso veronese e la sua ascesa al successo. Protagonisti assoluti della verticale due tra i più emblematici Amaroni di Masi, i cru Vaio Armaron di Serego Alighieri – proveniente dalle storiche tenute dei discendenti del sommo poeta Dante in Valpolicella dal 1353 – e Mazzano – prodotto dall’omonimo vigneto vocato le cui qualità sono note sin dal XII sec. anch’esso nella zona Classica della Valpolicella, più volte definito il prototipo dell’Amarone. 

In successione cronologica dall’annata 1988 alla 2007, attraverso 3 decadi di storia, sono state assaggiate 8 espressioni di Amarone presentate dalle voci dei relatori del Gruppo Tecnico Masi sottolineando così al contempo le competenze multidisciplinari di questo team di lavoro. Sandro Boscaini, Presidente di Masi, conosciuto ai più anche come “Mister Amarone”, ha evidenziato gli aspetti storici e tradizionali dell’Amarone come colui che ha vissuto in prima persona questo vino fin dal suo debutto sui mercati internazionali. Lanfranco Paronetto, coordinatore tecnico, ne ha approfondito gli aspetti tecnico-scientifici parlando in particolare di biologia dell’Amarone tra lieviti e muffa nobile. Andrea Dal Cin, direttore tecnico, ha sottolineato gli aspetti peculiari della lavorazione delle uve appassite dal vigneto alla vinificazione. Infine Raffaele Boscaini, coordinatore del gruppo, ha illustrato cosa significa l’Amarone oggi per i consumatori di tutto il mondo e come si sia ritagliato un importante ruolo di rappresentante del made in Italy. Raffaele Boscaini ha così concluso: “Il sodalizio trentennale tra Masi e Veronafiere ci ha dato modo oggi di ripercorrere la storia, le tradizioni e le trasformazioni tecniche di un vino veronese che si è distinto per la sua unicità nel panorama vitivinicolo internazionale. L’approccio scientifico e quindi la conoscenza dei fenomeni rappresentano la base su cui costruire l’Amarone di domani; auspicabilmente potremo soddisfare o addirittura anticipare le aspettative degli appassionati di tutto il mondo”.

“Il Seminario Masi rappresenta un importante asset di Vinitaly nell’ambito della ricerca tecnico-scientifica applicata al vigneto e alla vinificazione, di cui beneficia tutto il settore e arricchisce ed eleva l’offerta culturale della rassegna”, ha sottolineato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.  

VINI IN DEGUSTAZIONE

  • Vaio Armaron 1988, Serego Alighieri
  • Mazzano 1988, Cantina Privata Boscaini
  • Vaio Armaron 1995, Serego Alighieri
  • Mazzano 1995, Cantina Privata Boscaini
  • Vaio Armaron 1997, Serego Alighieri
  • Mazzano 1997, Cantina Privata Boscaini
  • Vaio Armaron 2007, Serego Alighieri
  • Mazzano 2007, Cantina Privata Boscaini     

C.d.G.