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Vivere di vino

“Scoprire lo champagne e l’amore, il mio doppio colpo di fulmine”

06 Giugno 2014
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Daniele Tagliaferri è il titolare di Enoteca Achilli a Roma. Una vita tra gioielli e grandi vini. “Quella volta a casa Rouzaud a bere Cristal…”

Da venditore di gioielli a esperto di Champagne, oggi Daniele Tagliaferri (nella foto) è il titolare della storica enoteca Achilli al Parlamento, nel centro storico di Roma.

La ricerca del bello lo ha portato a diventare un esperto di vini e in particolare un grande appassionato di champagne fino alla collaborazione per la Guida Grandi Champagne curata da Alberto Lupetti.

Com'è nata la tua passione per il vino?
“Tutto è iniziato per puro caso anche se la passione per l'enogastronomia c'è sempre stata. Facevo il gioielliere e quindi il mio lavoro mi portava in giro per l'Italia.  È chiaro che quando stai fuori giri sempre per ristoranti e di conseguenza ti ritrovi anche a bere vino. Mi trovavo spesso in Piemonte ed è  lì che è avvenuto il mio battesimo enoico, in particolare ad Alessandria. Poi nel 1980 il mio 'doppio colpo di fulmine'. È stato l'anno in cui per la prima volta ho messo piede in questa enoteca di proprietà dei genitori di colei che è poi diventata mia moglie. Folgorato da lei e incantato del posto che poi dopo qualche anno ho rilevato per intero. Naturalmente ho cominciato a bere vini interessanti, e a livelli sempre più alti, motivo per il quale oggi mi porto dietro un bagaglio d'esperienza trentennale”.

Nella tua esperienza trentennale sicuramente ci saranno state tante bevute memorabili. Ne ricordi una in particolare?
“Ci sono state tantissime bevute importanti, ma mi piace ricordare tre episodi davvero memorabili. Parto dalla più recente. Era il 3 dicembre del 2013. Alcuni personaggi del Lussemburgo hanno affittato il mio ristorante e la mia persona per una giornata intera da mezzogiorno fino all'una di notte. Abbiamo mangiato tre chili di tartufo bianco e abbiamo aperto non so quante bottiglie…Abbiamo iniziato con un Terlano del 1960 e proseguito con vini dello stesso livello. Ricordo anche una cena insieme ad Alberto Lupetti a casa Rouzaud, il proprietario di  Champagne Cristal insieme a Olivier Krug e ad altri chef de caves…Abbiamo bevuto champagne fantastici. Però, l'episodio più divertente che ancora oggi mi fa sorridere, risale ai primi tempi in cui frequentavo colei che poi diventò mia moglie. Non ero ancora un esperto di vino, né tantomeno di champagne, mi occupavo ancora di gioielli. Eravamo a cena ospiti di Sagna che allora distribuiva Mümm. Arrivava così il momento in cui si doveva scegliere quale champagne bere tra le varie etichette proposte ed io sceglievo sempre lo stesso, il Renée Lalou, gli altri li scartavo. Tant'è che il signor Sagna mi chiese se per caso lavoravo nel mondo del vino perché avevo scelto il migliore…C'era in me una naturale predisposizione al vino, alla degustazione e con negli anni ho dovuto fare anche parecchi sacrifici per poter acquisire competenza. Sono diventato sommelier e ho cercato di acquisire sempre più esperienza giorno dopo giorno”.


interno dell'enoteca Achilli a Roma

Tu fai un lavoro a contatto con la clientela: com'è cambiato il gusto in questi ultimi anni?
“Noi abbiamo una fortuna: essere riconoscibili per la professionalità. La nostra clientela si è sempre affidata a noi. I miei collaboratori sono tutti esperti di vino, sono tutti sommelier e questo ritengo sia un valore aggiunto. Insieme indirizziamo e riusciamo a trasmettere un certo tipo di valori alla nostra clientela. Ovviamente essendo un'enoteca al centro storico di Roma, i grandi marchi fanno un po' la parte del leone. Generalmente i nostri clienti o sono ospiti o hanno ospiti e, di conseguenza, necessitano di prodotti di estrema riconoscibilità ad esempio tra i vini più ricercati vi sono Sassicaia, Ornellaia, Tignanello, e così via continuando. Per quanto concerne le abitudini della gente, non credo sia mutato il gusto, piuttosto è cambiato l'approccio al vino, le persone stanno imparando a  bere, arrivano con più nozioni, di conseguenza richiedono anche qualcosa di diverso rispetto a qualche anno fa, insomma hanno un'aspettativa più alta. Noi vendiamo tanto champagne e da quando gestisco tutta l'enoteca anch'io, essendo un grande appassionato ho dato un impulso maggiore a questo prodotto. Ma è giusto dire che abbiamo una produzione personalizzata di prosecco che proponiamo per l'aperitivo”.

Cosa ti piace bere quando non bevi champagne?
“Amo tutti i prodotti del Piemonte, perché per me è la cantina d'Italia. Non sono un fissato del bianco e del rosso. Quando si beve una cosa bisogna concentrarsi su quello che si beve. Un errore molto ricorrente è pensare ad un altro vino mentre se ne degusta un altro. Occorre concentrarsi con quello che si sta bevendo sul momento. Per me la bevuta deve essere piacevole, mai stancante dove l'eleganza e la mineralità  devono fare da padroni. E dal mio punto di vista anche il mercato deve indirizzarsi in questa direzione. Preferisco bere meno spesso ma bere bene”.

Maria Antonietta Pioppo

 

Enoteca Achilli al Parlamento
Via dei Prefetti, 15
00186 Roma
Tel. 06 687 3446
web: www.enotecalparlamento.com
E-mail: info@enotecalparlamento.it
chiuso: domenica – (lunedì solo il ristorante)
Carte di credito: tutte tranne Diners