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La novità

I prodotti siciliani dei presidi Slow Food tra gli scaffali di un supermercato

16 Giugno 2015
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I prodotti siciliani che fanno parte dei presidi Slow Food hanno il loro spazio tra gli scaffali della Cooperativa Centro Olimpo a Mondello a Palermo.

L’iniziativa, portata avanti dalla Condotta cittadina, rientra nell’ambito del progetto su “La centralità del cibo” attorno al quale ruota l’attività culturale dell’associazione e che ha come obiettivo quello di far conoscere a sempre più persone l’importanza di ciò che mangiamo. I presidi Slow Food, frutta e verdura innanzitutto, sono esposti in uno spazio dedicato in modo da essere immediatamente identificabili. “Vogliamo che i prodotti di stagione e coltivati nel territorio siano separati da quelli di provenienza diversa – spiega Mario Indovina, fiduciario della Condotta palermitana -. Sono molti i produttori che hanno già aderito e tanti altri lo faranno non appena la stagionalità lo consentirà”.

Intanto, al banco salumi e formaggi sono già disponibili il suino nero dei Nebrodi, la vastedda del Belice, la Provola delle Madonie, il caciocavallo di razza Cinisara. Al reparto ortofrutta si trovano la lenticchia di Villalba, il cappero di Salina, il pomodoro siccagno, diversi tipi di confetture (dal mandarino tardivo di Ciaculli alla fragolina di Sciacca e Ribera), il miele d’ape nera sicula. Tra i protagonisti dell’iniziativa c’è anche un presidio tra gli ultimi arrivati in casa Slow Food, l’albicocca di Scillato.

“É previsto che, nel tempo, i produttori si avvicendino nelle presentazioni dei loro prodotti – continua Indovina – e nelle prossime settimane proporremo anche dimostrazioni dal vivo di alcune lavorazioni particolari”.

Inoltre, l’area all’interno della Cooperativa potrà essere sfruttata anche a scopo didattico da tutte le scolaresche, in particolare delle elementari, che vorranno avere una cognizione certa della stagionalità di frutta e ortaggi.

Nel tempo, spiegano dall’associazione, saranno inserite anche le etichette parlanti per ogni prodotto Slow Food, quelle cioè che ne spiegano la storia e le caratteristiche, con la descrizione della provenienza e del tipo di coltivazione per tutti quelli di stagione e di prossimità. “La Condotta di Palermo  – conclude Indovina –  è certa che questa iniziativa sarà un arricchimento culturale e spera di ottenere spazi da altre strutture e l’appoggio delle autorità locali per dare la più ampia visibilità alle proprie iniziative”.

C.M.