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La novità

Valorizzare e promuovere la pesca locale: 70 ristoranti della riviera etnea lanciano l’iniziativa

22 Ottobre 2015
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Voluta dal Gac Riviera etnea dei ciclopi e delle lave mira a promuovere il pescato locale. Ogni locale proporrà un menu speciale dedicato al pesce
 


(I “Ciclopi” di Acitrezza, nel catanese)

di Roberto Chifari

C’è una Sicilia che eccelle e cerca di uscire da anni di immobilismo a livello politico mirando soprattutto a rilanciare con un piano economico lo sviluppo locale.

È quello che il Gac, “Gruppo di Azione Costiera Riviera Etnea dei Ciclopi e delle Lave” sta cercando di fare per promuovere una serie di progetti finalizzati a diffondere la conoscenza di prodotti, servizi e imprese operanti nel territorio etneo rafforzando la competitività nelle zone di pesca di competenza, orientando le attività economiche e promuovendo il turismo rivolto alla pesca. L’obiettivo – senza tanti giri di parole – è divenire ambasciatori del proprio territorio promuovendo, mediante il proprio lavoro, l’immagine stessa della Riviera Etnea dei Ciclopi e delle Lave. Da qui nasce l’idea di un concept formatosi nel corso di tre mesi di incontri svolti con i pescatori, i ristoratori e le istituzioni dei Comuni di Aci Castello, Acireale, Fiumefreddo di Sicilia, Mascali e Riposto per dare vita al marchio “Mare dei Ciclopi”. 

Il Network Enogastronomico mette insieme oltre 70 operatori della ristorazione della Riviera Etnea con l’intento di promuovere e valorizzare la ricchezza di biodiversità della pesca locale e la sua eccellente preparazione enogastronomica. Il progetto ha l’obiettivo di costruire una piattaforma grazie alla quale i residenti e i turisti presenti sul territorio possano godere appieno di tutti i servizi di ristorazione e accoglienza legati al mondo della pesca e certificati dal Gac Riviera Etnea dei Ciclopi e delle Lave. In pratica, attraverso una semplice adesione gli Operatori s’impegnano a diventare “Ambasciatori del territorio e del pescato locale”, offrendo ai propri clienti due menù speciali che tengano conto della stagionalità delle produzioni e della pesca e che riportino informazioni circa la tracciabilità, la provenienza e le caratteristiche organolettiche dei prodotti. Il menù realizzato autonomamente da ciascun Ristoratore consente sempre la scelta di almeno due proposte di antipasti, due proposte di primi piatti e due proposte di secondi piatti. Oltre ad una serie di marchi identificativi che possano permettere al cliente di riconoscere immediatamente l’appartenenza del ristoratore nel network di riferimento. Il tutto seguendo un semplice principio, spesso abusato, ma che dovrebbe essere una realtà: il chilometro zero. Un marchio in più a garanzia del consumatore e dell’utente finale e che identifica prodotti, servizi offerti da imprese della pesca, della ristorazione e dei servizi turistici.