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Vino della settimana

Vino della settimana. Santannella 2019 di Mandrarossa

07 Novembre 2020
Mandrarossa_Vendemmia_11 Mandrarossa_Vendemmia_11

di Federico Latteri

Mandrarossa nasce nel 1999 dopo un lungo studio di mappatura del territorio che ha permesso di individuare le migliori zone per le diverse varietà di uva.

Ci troviamo a Menfi, lungo la costa sud occidentale della Sicilia, in un’area collinare che degrada dolcemente fino al mare. Il clima caratterizzato da tantissime ore di sole, temperature miti e brezze marine, i suoli di diversa natura (ne sono stati individuati 5 tipi) e la varietà di altitudini e esposizioni creano le condizioni ideali per la coltivazione della vite e per la produzione di numerose tipologie di vini.

La viticoltura qui è sempre esistita, le sue origini si perdono nella notte dei tempi. La filosofia produttiva di Mandrarossa è quella di rappresentare un brand giovane e moderno, puntando alla qualità attraverso la ricerca della combinazione ideale tra terroir e vitigno impiantato. Oggi sono 500 gli ettari di vigneto gestiti, 22 le varietà coltivate e un milione le bottiglie prodotte annualmente.

La gamma di etichette è composta da numerose referenze, divise in diverse linee: la Costadune, composta da monovarietali da vitigni autoctoni, quella dei Classici e Internazionali, quella degli Innovativi e la recente “Storie Ritrovate” con vini di contrada fatti in diversi territori (Menfi, Etna e Pantelleria) che si pongono al vertice della produzione insieme al Cartagho, una selezione di Nero d’Avola proveniente da 3 vigneti.

Il Santannella 2019, inedito blend fatto con il 70 per cento di Fiano più il 30 per cento di Chenin Blanc, nasce dalla volontà di proporre nuove espressioni del territorio siciliano che siano in grado di fornire risultati originali e spesso inaspettati. Le uve provengono da vigneti esposti a sud e sud est, situati ad altitudini comprese tra 200 e 350 metri sul livello del mare.

Le viti, allevate a controspalliera con potatura a guyot, sono piantate su terreni argillosi di medio impasto con una densità di 4 mila-4 mila e 500 ceppi per ettaro. La vendemmia del Fiano viene effettuata durante la seconda settimana di settembre, mentre lo Chenin Blanc viene raccolto a fine agosto. La vinificazione prevede 4-6 ore di criomacerazione ad una temperatura di 5-8 gradi centigradi e poi la fermentazione che si svolge in vasche di acciaio inox per circa 3 mesi. Il Fiano matura in barrique per 4 mesi, lo Chenin Blanc affina 6 mesi in acciaio. Il vino trascorre alcuni mesi in bottiglia prima di essere immesso in commercio.

Versato nel calice, offre un colore giallo paglierino di buona intensità. E’ pulito al naso con un profilo prevalentemente fruttato fatto di pesca gialla matura, un cenno di albicocca, richiami di frutta esotica e un tocco di nocciola. Il sorso è strutturato, pieno nel gusto e persistente, ma anche dotato di buona acidità. Coniuga bene consistenza e freschezza. Ottima la corrispondenza con l’olfatto. E’ un bianco piacevole nel quale la carica aromatica del Fiano, lo slancio dello Chenin Blanc e il sole della Sicilia si completano in armonia. Può essere abbinato a tanti piatti della cucina di mare, dagli antipasti a base di molluschi e crostacei ai secondi di pesce.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Mandrarossa
Ss 115 – Menfi (Ag)
tel. +39 0925 77111
info@mandrarossa.it
www.mandrarossa.it

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