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Apicoltori, pericolo”Aethina tumida”. E l’ape sicula riceverà la tutela dal Ministero

04 Dicembre 2014
apicoltore apicoltore

Da troppo tempo, ormai, il settore apistico sta attraversano un “periodaccio”, non solo dovuta alla crisi del settore e generalizzata, ma anche per varie problematiche.

Dal Ministero delle politiche agricole e forestali del ministro Maurizio Martina, hanno fatto sapere che il problema è sotto la lente di ingrandimento da parte degli uffici competenti.
Tra le varie azioni che sono al vaglio del ministro Martina, una in particolare la specie “ape sicula” che dovrebbe ricevere, insieme alla “collega” ligustica, la tutela come specie autoctona.

Proprio la Sicilia, insieme alla Calabria, sono state investite dall’emergenza “Aethina tumida”, un piccolo coleottero che può causare il danneggiamento dei favi e la perdita di miele o polline, portando all'estrema conseguenza della perdita della famiglia. Qualora l'infestazione raggiunga proporzioni ragguardevoli può causare la sciamatura della famiglia. Inoltre può creare danni ai favi immagazzinati ed al miele non ancora estratto. Le larve scavano gallerie nei favi dove mangiano e defecano, causando la fermentazione del miele. Proprio per fronteggiare l’emergenza del coleottero, il Ministero ha tenuto tenuto un incontro presso il Ministero della Salute con la partecipazione del Mipaaf, del Ministero dell’Ambiente, dei responsabili scientifici del Consiglio per la ricerca in agricoltura, delle associazioni apistiche, delle organizzazioni professionali e degli Assessorati competenti delle regioni Calabria e Sicilia. Visti i dati allarmanti, il Ministero ha convocato una nuova riunione che si terrà l’11 dicembre per discutere le misure di emergenza individuate. 

Il Vice Ministro Andrea Olivero, che ha delega sulla materia, ha risposto alle interrogazioni sullo stesso tema dichiarando: “Ritengo indispensabile lanciare un piano di tutela dell’apicoltura a più lungo termine, anche mediante il rafforzamento degli strumenti già in atto in base alla legge 313/2004”.

Occhi puntati, dunque alla messa a punto dell’anagrafe apistica in collaborazione con il Ministero della Salute, che attraverso la conoscenza della realtà produttiva, consenta di prevenire e intervenire tempestivamente con strumenti idonei alle emergenze, come quello dell’Aethina tumida; la realizzazione di un’attività di ricerca, informazione e formazione, attraverso la sperimentazione di strumenti di diagnosi e di lotta; la tutela delle api regine di origine autoctona (l’ape ligustica e l’ape sicula); la promozione del miele di produzione nazionale. 

C.D.G.