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Bruxelles, carni con etichette chiare

07 Luglio 2011
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L’Europa rivoluziona l’informazione sui prodotti alimentari e lancia un segnale chiaro ai consumatori: «Occhio all’etichetta».

Così, dopo otto anni dalla prima proposta della Commissione europea, il Parlamento europeo ha votato definitivamente, a Strasburgo, la nuova etichetta alimentare europea con una valanga di consensi: 606 voti a favore, 46 contrari e 26 astensioni. Questo voto permette ai consumatori europei di beneficiare di una etichetta più chiara, trasparente e più leggibile. Tra le novità importanti, c’è l’obbligo di riportare – dal macellaio come al supermercato – l’indicazione del Paese d’origine non solo sulla fettina di manzo, ma anche sulle confezioni di carne di maiale, di agnello di capra e di pollame. Una decisione su cui ha espresso «grande apprezzamento» il ministro per le politiche agricole e alimentari, Saverio Romano, secondo cui «si tratta della strada che l’Italia ha indicato più volte per promuovere le eccellenze italiane ed Europee». Romano aggiunge «che c’è ancora molto da fare» riflettendo così quelle che sono le reazioni del mondo agricolo e di molti parlamentari, che avrebbero voluto ottenere di più.  Cio non toglie che la nuova etichetta permetterà al consumatore di alimentarsi in modo più salutare: sulla confezione verranno riportati i valori nutrizionali ed energetici del prodotto – le calorie, i grassi i sali e gli zuccheri – su 100 grammi o 100 milligrammi o, a titolo complementare per porzione. Si potrà trovare, in percentuale, anche l’apporto giornaliero raccomandato. Al riguardo va detto che ha vinto «l’interpretazione del Sud dell’Europa – come citato dal presidente della commissione agricoltura Paolo De Castro – contraria all’introduzione sull’etichetta di un bollino rosso o verde o giallo, con il rischio di bollare come dannoso un alimento di qualità. Il documento è attendo anche ai cittadini che soffrono di intolleranze alimentari: i più importanti allergeni presenti nei cibi, dovranno essere indicate nei ristoranti, in rosticceria, e sulle confezioni. Insomma, più tutela per chi acquista e lotta alla contraffazione. Sugli imballaggi, vengono infatti messi al bando tutte le forme di espressione e di presentazione dei prodotti che rischiano di indurre il consumatore in errore. Ad esempio, se uno yogurt riporta l’immagine di un frutto, il prodotto dovrà contenerlo. Il consumatore viene anche messo in guardia se il pesce e il pollo che acquista sono stati addizionati con acqua, bisogna poi indicare la data di congelamento dei prodotti, e il nome dei ‘prodotti di imitazione’ come il sostituto del formaggio. Il commissario alla salute Joe Dalli ha riconosciuto i progressi fatti, anche se si rammarica che sulle bevande alcoliche rimarranno le vecchi etichette.