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L'Anteprima

Brunello di Montalcino, la 2013 convince – ECCO I VINI CHE CI SONO PIACIUTI

21 Febbraio 2018
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Archiviata la 26esima edizione di Benvenuto Brunello, l’anteprima del grande rosso toscano che quest’anno presentava le annate 2013 di Brunello di Montalcino, la Riserva 2012, il Rosso di Montalcino 2016, Moscadello e Sant’Antimo. 

Inoltre è stato comunicato ufficialmente il rating dell’annata 2017, valutata come un ottima annata con ben 4 stelle su 5. La tradizionale formella celebrativa dell’annata quest’anno, com’è noto, è stata disegnata dal celebre cantante Sting insieme alla moglie Trudie Styler. Contenti anche i produttori .“Insieme ai vini, protagonisti assoluti del nostro evento – ha commentato per tutti il Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Patrizio Cencioni – quest’anno abbiamo voluto dedicare ampio spazio alla riflessione sul futuro del vino e del mercato insieme ai massimi esperti del settore dell’e-commerce mondiale, a giornalisti e meteorologi. Abbiamo poi voluto ampliare l’offerta rivolta agli appassionati di vino che dall’anno scorso sono invitati a partecipare alla nostra anteprima, proponendo loro quattro seminari di approfondimento e curiosità sulle nostre denominazioni. Fermo restando che le degustazioni restano il cuore e l’anima di Benvenuto Brunello, abbiamo voluto dare una nuova impronta all’anteprima perché, se è vero che il mondo del vino sta cambiando, anche le manifestazioni ad esso collegate devono evolversi”.


Prima di raccontarvi i vini che più ci hanno convinto quest’anno ci sembra doveroso raccontare con qualche cifra il successo internazionale del Brunello di Montalcino. Il 2017 si presenta come un anno all’insegna della stabilità: confermato il dato sulle esportazioni, che si attesta sul 70% della produzione totale. Stabile anche la produzione: 9.010.369 le bottiglie di Brunello imbottigliate nel 2017 e  4.617.384 quelle di Rosso. In aumento rispetto all’anno scorso il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino, che quest’anno ammonta a 180 milioni di euro (erano 170 milioni nel 2016). Il valore stimato di 1 ettaro di vigneto a Montalcino si attesta sui 700.000 euro, con una rivalutazione, in appena mezzo secolo, del 4.405% (fonte Winenews). Continuano ad aumentare infine i flussi turistici nella città: quest’anno il numero di visitatori a Montalcino ha superato 1.500.000 persone.

Confermato anche il dato sulle esportazioni, che si attesta sul 70% della produzione totale. A trainare il mercato sono i paesi target di  StatiUniti (oltre 30%), seguiti da Europa (con Regno Unito, Germania e Svizzera in testa) al 20%, i mercati asiatici (Cina, Giappone, Hong Kong ecc.) che realizzano il 15%, il Canada (12%) e il centro e sud America (8%). Il restante 15% è occupato dagli altri mercati. Infine sono stati consegnati come da tradizione, i premi Leccio d’Oro 2018, assegnati al ristorante e all’enoteca, nelle due categorie “Italia” ed “Estero”, con la miglior carta o lista dei vini o comunque con una gamma ampia, ricercata e rappresentativa del Brunello e dei vini di Montalcino. I premiati di quest’anno sono: 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong per la categoria “ristorante estero” e K&L Wine Merchants di San Francisco per quella “enoteca estera”. In Italia ci rende particolarmente felici che il riconoscimenti sia andato all’Osteria Le Logge di Siena per la categoria “ristoranti” e alla Gastronomia Galanti di Firenze per quella delle “enoteche”. 

Per presentarvi i Brunello 2013 che più ci hanno convinto abbiamo usato l’ordine del carnet ufficiale di degustazione che il Consorzio del Brunello di Montalcino ha fornito a tutti i partecipanti

Fuligni – Brunello di Montalcino 2013
Quello di Roberto Guerrini è un vino che non delude mai, nulla è concesso al caso, varietale, austero, una delle migliori interpretazioni classiche del Brunello di Montalcino, territoriale, persistente e dotato di una trama tannica di rara finezza. 

Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto – Brunello di Montalcino 2013
Qualche spigolosità di gioventu non inficia per nulla il nostro ottimo giudizio sulla versione ’14 del Brunello presentato quest’anno da Laura Vacca Brunelli. Profumi di violetta mammola, rosa canina e spezie, fresco e ben bilanciato tra tannini e frutto al palato. 

Il Marroneto – Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2013
L’azienda di Alessandro Mori si trova poco fuori l’abitato di Montalcino vicino all’antica chiesa che regala il nome a questo vino sempre tra i più interessanti da assaggiare. Appena versato risulta ancora timido al naso ma qualche minuto nel bicchiere gli dona complessità ed ampiezza olfattiva, in bocca è vinoso, sapido e di gran bella persistenza.

Le Ragnaie – Brunello di Montalcino V.V. 2013
In verità sarebbero da segnalare anche le altre due etichette di Brunello 2013 di Riccardo Campinoti giovanissimo e talentoso produttore montalcinese. Ma tra il Brunello ’13 e il Brunello Fornace ’13 abbiamo scelto la selezione V.V. vecchie vigne che ci ha convinto per l’ampiezza del bouquet e la freschezza del sorso ancor più amplificata da una bella balsamicità di fondo. 

Lisini – Brunello di Montalcino Ugolaia 2013
Nel dubbio se segnalarvi il Brunello ’13 o la selezione Ugolaia ’13 vi diciamo subito che che ci sono piaciuti entrambi. L’Ugolaia ci ha convinto di più per la profondità del sorso e l’estrema eleganza dell’ampio corredo olfattivo dove tra l’altro abbiamo ritrovato belle note balsamiche e di arancia sanguinella.

Mastrojanni – Brunello di Montalcino ’13
La cantina di Riccardo Illy sembra finalmente aver trovato la giusta quadra, sia il Brunello ’13 che la selezione Vigna Loreto ’13 ci hanno convinti appieno. Abbiamo preferito il Brunello ’13 solo perché al momento è più pronto e godibile da bere. Ma al Vigna Loreto basteranno un paio d’anni di bottiglia per trovare il giusto equilibrio. 

Piancornello – Brunello di Montalcino 2013
Questa bella cantina produce Brunello sin dal 1950, ma la decisione di uscire con una propria etichetta è più recente, risale infatti alla fine degli anni 90. Di gran livello il loro Brunello 13 da uve biologiche  varietale al naso dai sentori balsamici e speziati in perfetto equilibrio il bicchiere dove un bel frutto pieno e rotondo viene ben bilanciato da una ricca dote tannica. 

Podere  Le Ripi – Brunello di Montalcino Cielo d’Ulisse 2013
Se non la avete mai visitata fatelo al più presto, la cantina di Francesco Illy è una delle più belle cantine vista negli ultimi anni, perfettamente integrata nel territorio, praticamente non si vede e tutta in mattoni e malta e non ha pilastri in ferro, mentre i rapporti tra le dimensioni sono rigorosamente in sezione aurea. Le vigne sono condotte in regime di biodinamica. Il Brunello Cielo d’Ulisse ’13 non solo ci è piaciuto molto ma ha carattere e originalità. 

Poggio di Sotto – Brunello di Montalcino 2013
Uno dei migliori assaggi di quest’anno, elegante, complesso, austero al naso dove tra note floreali, spezie dolci e piccoli frutti a bacca scura si alternano note ferrose e di macchia mediterranea, dolce di frutto il sorso ben equilibrato tra freschezza acida e tannini levigati e fini, lunghissimo il finale.

Salvioni La Cerbaiola – Brunello di Montalcino 2013
Giulio e Alessia Salvioni ci hanno regalato un Brunello 2013 da lasciarci quasi senza parole per quanto è buono, ci verrebbe da scrivere soltanto compratene qualche bottiglia prima che sparisca. Speziato e floreale a naso prima di passare a note di frutti di bosco ed erbe mediterranee in bocca è ampio, saporito, complesso con un frutto tonico ben fuso ad un architettura tannica elegantissima.

Santa Giulia – Brunello di Montalcino 2013
Molto piacevole il Brunello ’13 della piccola azienda della famiglia Terzuoli,  18 ettari a Torrenieri sul versante nord/est. Il loro Brunello ’13 è fresco ed invitante alla beva con una bella carica fruttata, anche il naso si dipana bene tra frutto e note floreali che rimandano alla peonia. 

Talenti – Brunello di Montalcino 2013
Riccardo Talenti si conferma uno dei produttori più affidabili di Montalcino, i suoi vini mai banali convincono, spesso riuscendoci, per la ricerca estrema del matrimonio perfetto tra sangiovese e territorio senza mettere per questo da parte eleganza e piacevolezza di beva. 

Tassi di Franci Franca – Brunello di Montalcino Franci ’13
Abbiamo perso il conto di tutto quello che fa a Montalcino e per Montalcino Fabio Tassi, dinamico imprenditore proprietario tra l’altro dell’enoteca La Fortezza, del Bistrot Drogheria Franci, di Franci Bio enoteca dedicata ai vini biologici e ovviamente anche di una cantina dove produce ottimi vini di territorio e ben fatti come questo Brunello di Montalcino Franci ’13. 

Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino 2013
La Tenuta di Sesta si trova tra Sant’Angelo in Colle e Castelnuovo dell’Abbate e conta su circa trenta ettari di vigna condotti con passione da Giovanni Ciacci con i figli Andrea e Francesca. Il loro Brunello ’13 ha un bel naso piacevolissimo dove si riconoscono note di frutta rossa, rosa e liquirizia, la beva risulta gradevolmente fresca e dolce, ben equilibrato tra frutto e tannini. 

Villa al Cortile – Brunello di Montalcino 2013
Molto piacevole il Brunello ’13 Villa a Cortile, si presenta molto bene al naso tra frutti rossi, giuggiola, menta, erbe aromatiche e note floreali. Tonico, dotato di un bel nerbo acido ancora in piena evoluzione chiude bene e lungo lasciando una gradevole sensazione balsamica sul palato. 

Villa Le Prata – Brunello di Montalcino 2013
Molto piacevole ed elegante il millesimo 2013 del Brunello di Bernardo e Anna Vittoria Losappio, ottenuto dal blend dei quattro vigneti aziendali che si trovano in tre diversi di Montalcino in modo da avere il giusto equilibrio  tra acidità e profumi dei vigneti più a nord con la struttura e il calore di quelli sul versante sud. 

Banfi – Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2013
Come al sempre affidabile e ben fatta l’intera gamma di questa storica azienda di Montalcino che purtroppo quest’anno ha perso prematuramente il suo direttore tecnico Rudy Buratti, un amico che mancherà non solo a chi come me ha avuto di conoscerlo ed apprezzarlo per le sue doti umane e per la passione che metteva nel suo lavoro, ma mancherà soprattutto a tutti i suoi colleghi che per anni hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Il Brunello Poggio alle Mura ’13 è complesso ed elegante al naso, in bocca ha spessore e freschezza e un frutto dolce e rotondo. 

Barbi – Brunello di Montalcino 2013
Visitare la storica azienda di Stefano Cinelli Colombini, uno dei produttori più conosciuti ed apprezzati di Montalcino è come immergersi nella storia di Montalcino e del Brunello, in cantina sono ancora conservate bottiglie con l’etichetta Barbi risalenti a fine 1.800 e sino ai giorni nostri oltre ad un suggestivo percorso visivo della storia della fattoria dei Barbi. Il Brunello ’13 è uno dei vini con il miglior rapporto qualità prezzo tra quelli assaggiati quest’anno. Tipico, fitto al naso e ben equilibrato al palato tra sfumature speziate e più fresche sensazioni balsamiche. 

Camigliano – Brunello di Montalcino ’13
La bella azienda di Gualtiero e Laura Ghezzi adesso coadiuvati dalla figlia Isabella si trova in una delle zone più belle di Montalcino. Il loro Brunello ’13 convince appieno sin dal primo approccio olfattivo tra note di viola mammola, erbe mediterranee e frutti rossi maturi, elegante il sorso in buon equilibrio tra frutto ed acidità. 

Canalicchio di Sopra – Brunello di Montalcino 2013
Gran bel naso, tipico e di rara piacevolezza, frutti neri, fiori di campo, note ferrose e sentori di erbe officiali e tabacco. Tannini incisivi, ancora galoppanti ma ben estratti, sorso teso, speziato e ricco di frutto. Ha solo bisogno di un po di bottiglia. 

Caprili – Brunello di Montalcino 2013
Convince appieno anche il Brunello 13 di Caprili etereo nei profumi che ricordano la viola, more e mirtilli ma anche le spezie, il pepe rosa in particolare. Saporito il sorso con tannini eleganti ben radicati in un struttura snella e nervosa dal frutto pieno e succoso. 

Castello Romitorio – Brunello di Montalcino Filo di Seta 2013
La bella cantina del maestro Sandro Chia anche quest’anno ha presentato due convincenti versioni di Brunello 13, noi abbiamo preferito la selezione Filo di Seta che abbiamo trovata un po più complessa rispetto al Brunello ’13. Fior, macchia mediterranea, ciliegia rossa al naso mentre in bocca il frutto è ben amalgamato alla ricca dotazione tannica. 

Col di Lamo – Brunello di Montalcino ’13
Giovanna Neri e sua figlia Diletta conducono con passione fuori dal comune la loro bella cantina di Torrenieri. Gianna ha cominciato da sola e da sola con caparbietà ha tirato su una azienda dinamica ed apprezzata  partendo da zero, adesso le da una mano, anzi entrambe e molto altro sua figlia Diletta, altro bel caratterino come la mamma. Il loro Brunello ’13 è elegante al naso tra frutti maturi e rosa canina, note di cioccolato e tabacco, il sorso è setoso e di bella persistenza.

Corte dei Venti – Brunello di Montalcino 2013
I vigneti di questa dinamica azienda si trovane nel versante sud est di Montalcino, il loro Brunello ’13 è uno di quelli che ci ha fatto innamorare di più quest’anno. Ampio e fitto al naso che rimanda aprofumi di conifera, menta, frutti di bosco maturi e sottobosco in bocca è teso, vibrante e il frutto è ben sorretto e fuso con tannini fitti e fini e una fresca vena acida. 

C.d.G.