Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Birra della settimana

La Birra della Settimana – Blanche del birrificio Chinaschi

09 Settembre 2018
Chinasci_blanche Chinasci_blanche

di Mauro Ricci

Oggi ho sul tavolo una blanche (ispirazione belga) fresca, dissetante pronta per essere stappata. La giornata è calda e afosa e questa è la birra giusta per un pomeriggio di caldissimo scirocco.

Il birrificio è Chinaschi di Salemi in provincia di Trapani. Henri “hansk ”Chinaski, l’alter ego letterario di Charles Bukowsky è il nome ispiratore della “follia” di Francesco Puma per “buttarsi” nell’avventura di produrre birra artigianale nella sua azienda agricola e comporre così le sue “storie di ordinaria follia”. E ce ne vuole più di un pinta di follia per questa impresa. Si dilettava, Francesco nel fare la birra in casa e intanto faceva l’istruttore di tennis, a Palermo. Nel 2009 si trasferisce a Salemi dove la famiglia, da generazioni proprietari terrieri, aveva una aziende agricola di cui Francesco deve prendersi cura. Cambia tipo di coltivazioni: dalle viti ai cereali, grano, orzo, ceci e si affida al consorzio Ballatore per i grani duri autoctoni. Da bravo homebrewer preso in modo irreversibile dalla passione per la birra, incontra un enologo a cui trasmette questa pazza malattia e parte “l'allenamento” di Vincenzo Leone, esperto di viti e di vino ma digiuno di malti cotte e pentoloni.

Passa molto tempo in prove, esperimenti, verifiche anche per strade inesplorate spesso anche divertenti, ma disastrose spesso nel risultato che approdano finalmente al momento in cui stabilire che dalle mura domestiche si può uscire a dare vita, nel maggio 2015, a quella che è, al momento, l’unica azienda agricola del trapanese dedita alla produzione di birra. Storie di ordinaria follia. Come il nome del birrificio sta a significare. Chinaschi che gioca sul dialetto siciliano (“chinaschi” vuole dire letteralmente “con il naso”) e sul celebre folle alter ego di Charles Bukowsky, con la c al posto della k finale. Storie di ordinaria follia. Come il fine nobile di valorizzare la propria terra semplicemente perché bella e produttiva. Il filo conduttore che lega tutti i vari prodotti è infatti l’esaltazione della Sicilia, l’orgoglio siciliano che si riflette nelle varie tipologie delle birre Chinaschi.

Il birrificio utilizza grani antichi, autoctoni, seminati all’interno dell’azienda. Tutto è realizzato giorno per giorno con la passione e la cura che crescono perché chi “semina grani buoni raccoglie Chinaschi”. Il segno distintivo di tutte le birre di Francesco Puma è lo stretto legame con il territorio siciliano, profumo di grano, di agrumi, di pane, sentori floreali grassi, della macchia isolana. Stappo la Blanche. Il liquido è ambrato chiaro opalescente, leggermente torbido con un bel cappello di schiuma candida fine che aderisce con convinzione alle pareti del bicchiere e resiste a lungo.

E’ una birra di ispirazione belga in cui la Sicilia si affaccia per l’aggiunta di grano duro “perciasacchi” dal profilo aromatico che esalta lievito e sentori freschi di pane insieme a un bouquet dove luppoli nobili europei e americani spezie e frumento creano una elegante sensazione di fiori, erba e dolci speziature in cui immergersi “chinaschi”. La leggera acidità la troviamo in una coda lunga balsamica a fine bevuta che parte su un corpo leggermente strutturato che accompagna scorrevole una fine complesità di sapori che imitano gradevolmente il bosco, la resina, l’incenso e che volano nel finale. La leggera frizzantezza aiuta a dissetare e a dare ristoro in queste giornate di molle calda atmosfera di fine estate. Fanno convincente compagnia alla blanche una Apa, in cui sono abilmente sfruttati i luppoli americani; una Dark Weiss di tradizione bavarese, ma con l’utilizzo di frumento Tumminia che aggiunge la nota caratteristica del pane “Nero” di Castelvetrano con una leggera acidità; l’enologo birraio che cura insieme a Francesco tutte le ricette si esprime con mano maestra in tre Iga (Italian Grape Ale) avendone elaborate tre ricette con Catarratto, Grillo e Zibibbo Igp terre siciliane. L’attrezzatura e lo staff di produzione fanno ben sperare per evoluzioni e crescita future. La vendita è curata dalla società di distribuzione di Vincenzo Leone, che arriva per ora anche in Germania ed è certamente un punto a favore di una più sicura crescita.

Rubrica a cura di Andrea Camaschella e Mauro Ricci


Chinaschi
Via Vigna Grande, 8 – Salemi (TP)
T. 327 1563759