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A Pantelleria apre in un dammuso il “Museo del Cappero”: è l’unico al mondo

09 Luglio 2021
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Sull’isola di Pantelleria la società Bonomo & Giglio Srl ha allestito, in un vecchio dammuso di inizio novecento, una sala espositiva ed esperienziale, una sala audiovisiva ed una sala “mostra fotografica”, tutte dedicate al cappero di Pantelleria e più in generale alla cultura agricola e contadina dell’Isola.

Anche l’esterno del museo presenterà alcuni elementi architettonici legati alla tradizione agricola dell’isola tra cui uno “stinniture” (stenditoio per appassimento uva) ed un “furniddu“ (stufa/fornello) in pietra, che veniva utilizzato sempre per appassimento uva. Il Museo del Cappero ha ottenuto il patrocinio della Regione siciliana, dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, del comune di Pantelleria e della Cciaa di Trapani e fa parte del circuito nazionale dell’Associazione Piccoli Musei Nazionali. L’allestimento è fatto con attrezzi agricoli antichi utilizzati dai contadini panteschi per la raccolta dei capperi e la lavorazione dei terreni, ma anche da attrezzi utilizzati fin dagli anni ‘40 del 1900 nel nostro storico capperificio. La sala audiovisiva presenta un documentario di circa 15 minuti che racconta l’intero ciclo annuale del cappero: dalla potatura invernale delle piante fino al confezionamento del prodotto maturato a fine anno.

Le esperienze sensoriali permettono di annusare i profumi dei capperi di Pantelleria a confronto con capperi di altre origini e di toccare con mano i diversi tipi di rocce che compongono i terreni in cui i capperi mettono radici e che conferiscono alcune delle caratteristiche peculiari ai capperi stessi. Il Museo del cappero vuole anche essere luogo di diffusione della cultura agricola dell’isola a disposizione non solo dei turisti ma anche dei giovani abitanti dell’isola per incentivare l’amore per le proprie radici e provare a contribuire ad una rinascita della vocazione agricola dell’isola.

C.d.G.