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La polemica

No al metano tra le vigne di Ripatransone (Ascoli Piceno). Le cantine si mobilitano

10 Marzo 2015
vigne_di_Ripatransone vigne_di_Ripatransone

No al metano tra le vigne di Ripatransone (Ancona). C’è allarme nella Città del Vino marchigiana a causa di un discutibile progetto di perforazione della compagnia Appennine Energy ad appena 600 metri in linea d’aria dal centro storico e in un contesto di pregio ambientale e produttivo. Allarme cresciuto anche dopo l’esplosione del gasdotto avvenuta pochi giorni fa in Abruzzo. 

Così raccogliendo le preoccupazioni dei cittadini, dei viticoltori locali e dell’amministrazione di Ripatransone le Città del Vino hanno inviato al Ministro per l'Ambiente Gianluca Galletti (e alla Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali, Divisione II Sistemi di Valutazione Ambientale) una lettera con la quale si esprime forte preoccupazione riguardo al progetto di “Perforazione del pozzo esplorativo Il Cancello 1 dir” finalizzato alla ricerca di gas metano nel territorio nonostante il recente parere contrario del Comune.

Contro il progetto si stanno esprimendo moltissimi cittadini ed è nato un “Comitato per la salvaguardia ambientale” che ha inviato al Ministero dell'Ambiente dettagliate osservazioni che illustrano i motivi della contrarietà: danni evidenti al paesaggio e forte impatto che produrrebbero le escavazioni, inquinamento dell'aria, inquinamento acustico e rischio per le falde acquifere. Inoltre danni complessivi all'assetto di un territorio a vocazione vitivinicola ed enoturistica.
Nella zona operano alcune cantine conosciute sui mercati nazionali e internazionali per i loro prodotti; molte utilizzano metodi di coltivazione e produzione biologica che appaiono incompatibili con le perforazioni, che rischiano di compromettere il valore, l'immagine e la qualità dei prodotti.

“Tutto questo appare in forte contraddizione, tra l'altro, con lo spirito che anima la prossima edizione di Expo 2015 che ha nella qualità del cibo e nel rapporto tra buona alimentazione e ambiente, il suo tema centrale – afferma Pietro Iadanza, presidente dell'Associazione Nazionale Città del Vino – e per questo auspichiamo che il progetto di perforazione sia accantonato e che si proceda invece ad un ulteriore impegno vero la valorizzazione e la promozione delle bellezze ambientali, paesaggistiche, agricole ed enogastronomiche del nostro Paese, considerate giustamente anche dagli indirizzi governativi elementi su cui puntare in futuro per uno sviluppo equilibrato e sostenibile.”

La zona è sede di alcune aziende agricole e vitivinicole particolarmente conosciute per i loro ottimi prodotti; vi operano aziende che si sono specializzate nell'agricoltura biologica e molti dei vigneti sarebbero a ridosso del presunto cantiere.

I danni legati all'immagine del paese sarebbero cospicui: sarebbero colpiti il paesaggio, il turismo, le produzioni enogastronomiche, la qualità della vita dei suoi abitanti. Ripatransone è Città dell'Olio, Città del Vino, Città del Sollievo e Bandiera Arancione e per ottenere tali riconoscimenti ha dovuto rispettare vari parametri qualitativi. 

C.d.G.