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Consorzio Italia del Vino, Andrea Sartori è il nuovo presidente

25 Marzo 2015
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(Andrea Sartori, nuovo presidente del consorzio Italia del Vino)

Andrea Sartori è il nuovo presidente del consorzio Italia del Vino.

Sartori, dell’omonima azienda di Verona, sostituisce Ettore Nicoletto, fondatore ed ideatore del consorzio che ha svolto la carica per sei anni complessivi e due mandati.
“La mia presidenza sarà nel segno della continuità – afferma Sartori . Ettore ha fatto un enorme lavoro, basti pensare a tutte le operazioni di start-up ed avvio del consorzio stesso”.

Il consorzio raggruppa 12 aziende, con numeri da record: 800 milioni di fatturato nel 2014 (440 milioni di euro per l’estero), 2.000 dipendenti, 10.000 ettari vitati, 150 milioni di bottiglie.

“Adesso si tratta di andare avanti, usando una metafora marinaresca, con la barra dritta verso i prossimi appuntamenti”.
Quello più imminente il Vinexpo di Bordeaux, in programma dal prossimo 14 giugno.
 
In ordine di tempo c’è l’Expo di Milano, ma il consorzio è ancora in trattativa: “Ci sono molte cose da chiarire – dice Sartori -, sia per la presenza delle singole aziende, che come consorzio”.

Sartori, con la sua azienda, con un fatturato da 46 milioni di euro nel 2014, 16 milioni di bottiglie, l’80 per cento vendute all’estero, gestisce anche fondi Ocm, “ma vorremmo che le cose andassero, da questo punto di vista – spiega Sartori – un po’ meglio. Perché molti di questi soldi vanno sprecati, c’è qualcosa dunque da rivedere”.
Il consorzio è composto da 12 aziende: Banfi, Cantina Lunae, Cantine Ferrari Fratelli Lunelli, Casa Vinicola Sartori, Casa vinicola Zonin, Gruppo Italiano Vini, Librandi Antonio e Nicodemo, Marchesi di Barolo, Medici Ermete e Figli, Santa Margherita, Società Agricola Drea Donà e Terredora. L’assemblea, che si è riunita stamattina, ha anche nominato i due vice-presidenti: si tratta di Roberta Conà di Giv e Alberto Medici.

Il consorzio ha anche annunciato una sinergia con Grandi Marchi per un progetto molto ampio sul mercato cinese, non solo con una comunicazione sul mondo del vino italiano, ma con la formazione specifica di giornalisti asiatici.

Chiusura del presidente Sartori sul mercato interno: “Siamo schiacciati tra Spagna e Francia – dice – anche se, per me, i transalpini rimangono il faro di riferimento e l’obiettivo numerico da raggiungere. Credo che adesso dovremmo pensare a rialzare prezzo medio e fare maggiore valore. E non è una cosa così impossibile”.

Giorgio Vaiana