Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Nomine

Movimento Turismo del Vino, Carlo Giovanni Pietrasanta è il nuovo presidente

24 Giugno 2015
daniela_mastroberardino_e_carlo_giovanni_pietrasanta daniela_mastroberardino_e_carlo_giovanni_pietrasanta

Succede a Daniela Mastroberardino
 

(Daniela Mastroberardino e Carlo Giovanni Pietrasanta)
 

È Carlo Giovanni Pietrasanta il nuovo presidente del Movimento Turismo del Vino, l’associazione che riunisce circa 1.000 fra le più prestigiose cantine d’Italia, guidata negli ultimi 3 anni da Daniela Mastroberardino.

Lo ha deliberato oggi l’Assemblea nazionale dei soci riunita a Roma al Ministero delle Politiche Agricole. Al fianco di Pietrasanta, già presidente del Movimento Turismo Vino Lombardia, la nuova vicepresidente, Serenella Moroder, presidente di MtvMarche e i consiglieri Stefano Celi (Valle d’Aosta), Nicola D’Auria (Abruzzo), Sebastiano de Corato (Puglia), Giorgio Salvan (Veneto) e Elio Savoca (Sicilia).

Pietrasanta, classe 1962, titolare dell’azienda agricola Pietrasanta nella collina di Milano, a San Colombano, è tra i soci fondatori di Mtv Italia. È stato presidente del Movimento Turismo Vino Lombardo, prima associazione regionale costituita nell’aprile 1997, fin dalla sua nascita; nel 2013 torna ad essere consigliere di Mtv Italia. Da sempre promotore dell’enoturismo, ha ideato nel 1997 il format della manifestazione nazionale “Benvenuta Vendemmia” (ora “Cantine Aperte in Vendemmia”) e nel 2001 quello del “Giro Cantine” a livello regionale.

“So che l’impegno che mi aspetta è importante – ha detto il neo-presidente -. Ringrazio Daniela Mastroberardino per aver portato il Movimento Turismo del Vino a questo livello di maturità e per aver rafforzato la nostra coesione”.  

“Sotto il mio triennio di presidenza – ha detto Daniela Mastroberardino – l’enoturismo italiano ha confermato il suo fascino e le sue potenzialità. Le prospettive, sia in campo agricolo che turistico, sono enormi ma è proprio a causa di questa bicefalia che il settore risente della mancanza di una guida. Occorrerebbe perciò una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, a cominciare dal Ministero delle Politiche Agricole. Allo stesso tempo sarebbe necessario affiancare alla promozione unitaria del brand italiano dell’enoturismo, un monitoraggio quali-quantitativo del fenomeno e una maggiore specializzazione nella formazione dell’offerta che finora ha progredito sulla base di iniziative personali”.  

C.d.G.