Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 83 del 16/10/2008

I CONTROLLI Da Palermo lotta alla melamina

16 Ottobre 2008
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    I CONTROLLI

latte_83.jpgL’Istituto Zooprofilattico centro di riferimento per le sperimentazioni sulla sostanza chimica che “arricchisce” il latte cinese

Da Palermo lotta
alla melamina

La lotta alla melamina parte anche da Palermo. L’Istituto Zooprofilattico sperimentale, su incarico del ministero della Salute, sta portando avanti alcune sperimentazioni per verificare la presenza di questa sostanza nella carne animale.

La melamina è il composto chimico, che si ritrova nei materiali plastici, legata all’allarme “latte cinese” che si è diffuso in mezzo mondo. Il ministero ha assegnato diversi compiti ai dieci Istituti zooprofilattici italiani, a quello siciliano ha affidato lo sviluppo di un sistema per rintracciare la presenza di questa sostanza tossica all’interno della carne. “L’obiettivo – spiega Santo Caracappa, direttore sanitario dell’Istituto siciliano – è quello di scambiare informazioni utili e procedure così da creare una rete nazionale sotto l’egida del ministero e in sinergia con l’Istituto superiore della sanità”. A portare avanti le sperimentazioni, in particolare, è caracappa_santo83.jpgl’Area di chimica e tecnologia alimentare dell’Izs guidato dal direttore generale Andrea Riela.
La melamina, il cui principale impiego fino a questo momento si era fermato all’industria della plastica, per la produzione dei prodotti termoindurenti sintetici e per la formazione di resine melaminiche, in combinazione con la formaldeide, è stata aggiunta anche al latte per aumentarne apparentemente il contenuto proteico. Inizialmente la melamina fu aggiunta per mascherare una frode di annacquamento del latte, che come conseguenza aveva una riduzione della concentrazione in proteine. Poi qualcuno si è fatto prendere la mano. Dal 2002 non è consentita l’importazione in Italia e in Europa di latte e derivati del latte cinesi ma lo scorso anno la melamina è stata trovata negli alimenti prodotti in Cina e destinati all’alimentazione di animali domestici. Una contaminazione che ha causato la morte di moltissimi cani e gatti.
Per quanto riguarda gli effetti sugli esseri umani si sa ancora poco, anche perché fino a poco tempo fa non erano stati ancora riportati casi di intossicazione acuta. La tossicità negli animali è stata invece studiata e i sintomi sono inappetenza e perdita di peso, calcoli vescicali ed eliminazione di cristalli di melamina con le urine.

M.V.