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Qui Milano

Buyers e produttori insieme, ecco Tuttofood

05 Maggio 2011
tuttofood tuttofood

Mancano pochi giorni alla terza edizione di Tuttofood (Milano world food exhibition), la fiera degli imprenditori agroalimentari destinata agli imprenditori, che si propone di “creare business attraverso l’internazionalizzazione dei prodotti”.

Dall’8 all’11 maggio, infatti, Miliano –città in cui confluiscono tradizione e innovazione- ospiterà la multiculturale manifestazione che mette in condizione di confronto e crescita le aziende produttrici e i canali distributivi di numerosi paesi del mondo. Tuttofood 2011 punta all’ampliamento e al rafforzamento dei processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi d’Europa e degli altri continenti e, in quanto rassegna qualificata, si fa vetrina e metro di analisi dell’evoluzione dei consumi e dei comportamenti di acquisto grazie all’organizzazione di workshop, convegni, seminari e meeting che non trascureranno temi importanti come la sicurezza alimentare.
Saranno oltre 2000 i marchi espositori, buyers e visitatori provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Sud America, dal Giappone, dalla Cina, dalla Thailandia, dal Sud Africa, dall’Australia e dai 27 paesi dell’Unione Europea (Germania, Francia, Austria, Spagna, Svizzera, Russia, Polonia, Scandinavia, Repubblica Ceca … ). A rappresentare il Made in Italy alimentare saranno i grandi nomi delle nostre industrie produttrici, affiancati da piccole e medie imprese che giungeranno da tutte le regioni e per le quali Tuttofood offre una grande possibilità di export. Per tale ragione, il Dipartimento regionale delle Attività produttive ha pubblicato il bando di partecipazione alla manifestazione (scaduto il 30 aprile) per promuovere le imprese della regione Sicilia e a sostegno del settore agroalimentare. Tra gli espositori, la storica azienda Scollo che presenterà uno tra “gli ospiti di spicco di Tuttofood 2011” (com’è stato definito): il caciocavallo siciliano; l’antico “cascavaddu rausano” riconosciuto nel ’96 come Ragusano DOP, che deve il suo inconfondibile sapore al suo territorio di origine, l’altopiano Ibleo.

Roberta Giordano