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Vinitaly 2010

Italia unita nel segno di Bacco

09 Aprile 2010
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Ore 21.55

Un parallelo tra Sicilia e Piemonte. Sgarbi: “La cultura e l’agricoltura italiana hanno nel vino la sua forza”

Italia unita
nel segno di Bacco

“La culla dell’Unità d’Italia è la Sicilia del vino e punto di partenza è la città di Salemi”, così Vittorio Sgarbi ha celebrato il ruolo della Sicilia del vino nell’unità d’Italia durante la conferenza “Sicilia e Piemonte: Unità d’Italia e Unità dei Sapori” tenutasi oggi nel padiglione Sicilia.


Il ragionamento storico, geografico ed enologico in occasione del 150° anniversario dello sbarco dei mille, ha posto a confronto le due regioni estreme della Penisola, entrambe protagoniste del capitolo più importante della storia Italiana.
L’idea unitaria in nome del vino è la base del dibattito che ha puntato i riflettori su queste  due regioni lontane ma unite dallo stesso sangue. “Il vino è ciò che smentisce l’autonomia ricercata. In Italia scorre lo stesso sangue. La cultura e l’agricoltura italiana hanno nel vino la sua forza ”, ha dichiarato Sgarbi. Questo il parametro che  il sindaco ha individuato per fare un parallelo tra i due poli del vino nell’ottica di una unità. Della ricerca della qualità, che storicamente ha portato i vini del Piemonte ad essere sinonimo di vino italiano, ne  ha fatto un ulteriore punto di riflessione. “La Sicilia, come il Piemonte, dalla quantità ha prodotto qualità”.  Per Sgarbi la Sicilia enologica sarebbe cresciuta, anche con una certa  autonomia, che ha favorito di fatto l’unità, diventando punto di riferimento di una viticoltura importante, proprio come il Piemonte.  “L’Unità non può essere contraddetta  – ribadisce  Sgarbi -. E l’autonomia non deve intendersi come disgregazione o opposizione”. Il percorso di eccellenza che ha fatto la Sicilia avrebbe portato anche produrre vini che spesso vengono paragonati ai grandi vini del Piemonte. “Questa confusione che porta vini siciliani ad essere confusi con vini piemontesi e viceversa conferma questa unità d’Italia. Una confusione che è piacevole, che indica l’unità e la storia di questo paese partita con Garibaldi”. Chi sostiene il vino come filo conduttore del patrimonio vitivinicolo e culturale d’Italia è anche  Leonardo Agueci, presidente dell’istituto Regionale della Vite e del Vino che nell’apertura del dibattito ha affermato: “Questo incontro tra Piemonte e Sicilia è importante perché cade nel momento in cui cade il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nella diversità dei gusti enologici la condizione della qualità ha portato la Sicilia ed il Piemonte ad essere punto di riferimento per i consumatori più attenti”. Citando la celebre frase di Veronelli sul vino come canto che la terra dedica al vino, Titti Bufardeci, assessore alle risorse agricole, puntualizza che questo canto al vino deve essere da parte di una politica nazionale in cui Sicilia e Piemonte siano uniti per rafforzare la viticoltura. “Che sia questo 150° anniversario rafforzamento dell’unità delle politiche nazionali”, ha dichiarato.

Manuela  Laiacona