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Tendenze

Al Macef la bottiglia di vino diventa una lampada

10 Settembre 2011
WINELAMP WINELAMP

Da bottiglia di vino a WineLamp. E in effetti, collo all’ingiù e divise quasi a metà da un netto taglio obliquo, le classiche bottiglie verdi per il vino diventano divertenti paralumi per lampade da tavolo e da terra.

Design essenziale, la WineLamp si presenta in tre versioni: vetro trasparente oppure sabbiato all’interno o all’esterno. Le ‘lampade di vino’ di Cristian Visentin, 39 anni, architetto di Varese, sono esposte sino a domenica al Macef, l’importante fiera dell’oggettistica in corso a Milano. La trovate nel Padiglione 13, all’interno della mostra ‘Giovine Italia’ che in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, presenta giovani talenti italiani sommersi che con i loro progetti hanno sviluppato il tema dell’eco-sostenibilità. E la WineLamp si trova esposta anche nel Padiglione 5 che ospita una selezione di oggetti nati dalla creatività di giovani artisti. Due mesi di lavoro e la WineLamp si presenta nella versione definitiva e pronta per illuminare qualsiasi angolo di casa creando una piacevole atmosfera soffusa. La bottiglia rovesciata è infilata dal collo in un supporto bianco di metallo, sia nella versione da tavolo che da terra. La WineLamp nasce con l’intento di riutilizzare il vetro economizzando le spese e nel rispetto dell’ambiente. Ma c’è di più.


L’architetto Christian Visentin

“Oltre a dare nuova veste e identità a questo materiale – spiega Christian Visentin – l’idea di utilizzare proprio la bottiglia di vino è tutt’altro che casuale. La mia scelta vuol essere un omaggio all’Italia, terra vocata, da Nord a Sud, alla produzione di ottimi vini. Tra i prodotti più importanti e apprezzati del nostro Paese nel resto del mondo”. Ma altre creazioni fanno parte del progetto ‘una nuova vita per gli oggetti e i materiali’. L’architetto Visentin, laurea al Politecnico di Milano, riutilizza il vetro, ma anche il cartone che usa per creare un oggetto polifunzionale dalle linee semplici e morbide: da sedia comoda e robusta, questo oggetto particolare può essere utilizzato, capovolto, come pratica consolle portaoggetti. E ancora: dal vetro al cartone per finire alla trasformazione delle schede elettroniche dei computer in colorati monili hi-tech. Sembrano pietre dure quelle schede di metallo , infilate una accanto all’altra fino a formare un bracciale. D’altronde, Cristian Visentin ha fatto tesoro delle tradizioni familiari, dell’esperienza maturata nel laboratorio del padre, creatore di gioielli a Varese. www.cristianvisentinstudio.com