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La curiosità

Dal Giappone alla Sicilia alla ricerca di olio e vino

24 Ottobre 2012
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di Giovanni Paternò

La Terra del Sol Levante già da alcuni anni costituisce un territorio privilegiato per l'export di qualità dei prodotti italiani e siciliani in particolare, merito anche della rivalutazione dello yen.

E i giapponesi quando si interessano a qualcosa cercano sempre il meglio, spesso anche a costi elevati. Vedasi l'importazione di tonni dal mediterraneo, che sono disposti a pagare profumatamente per gustare i loro sushi e sashimi. Siccome sono un popolo meticoloso nel lavoro, che ama documentarsi, che ritiene indispensabile conoscere tutta la filiera da dove effettuerà i suoi acquisti, non si accontenta di esaminare il prodotto finito, ma preferisce recarsi nei luoghi di produzione per vedere e capire la realtà e la capacità delle nostre aziende.
 
Così è arrivato in Sicilia un gruppo di giapponesi per poter prima documentarsi e poi per conoscere i prodotti e le aziende che potrebbero interessarli. Sono cinque giovanissime signore, che per una settimana si dedicano ad approfondire la conoscenza dell'olio extravergine e del vino della Sicilia occidentale, inviate per conto di importatori interessati a selezionare prodotti che potrebbero essere venduti con successo in quel paese. Sono assaggiatrici già esperte nel riconoscerne pregi e difetti e noi, abituati a vedere principalmente al maschile il mondo alimentare, restiamo sorpresi che nella terra del Sol Levante gli assaggiatori siano in maggioranza donne come ci dicono.
 
Abbiamo trascorso con loro una giornata dedicata all'olio della valle del Belice. Le accompagnava Tiziano Caruso docente di Olivicoltura presso l'Università di Palermo che in un breve seminario ha loro illustrato le varietà delle cultivar siciliane e le loro caratteristiche principali.


Himeyo Nagatomo e Tiziano Caruso

Successivamente la lezione è continuata presso il campo sperimentale di Menfi dove, da brave giapponesi, si sono scatenate a fotografare tutto e a prendere appunti instancabilmente.


foto e appunti


foto alle olive

La giornata si è conclusa presso un moderno oleificio di una cooperativa dove hanno documentato tutto il processo di molitura e dove hanno potuto assaggiare con competenza gli oli delle varietà biancolilla, nocellara del Belice e cerasuola. Ci meravigliava vedere gente molto lontana da noi per geografia e cultura gastronomica giudicare l'olio procedendo ad un corretto strippaggio, cioè ad insufflare aria tra i denti per ossigenare la piccola quantità da assaggiare per evidenziarne i sentori e gli eventuali difetti.


l'assaggio dell'olio

In questi giorni il gruppo guidato da Himeyo Nagatomo, assaggiatrice di olio, consulente alimentare , agente di commercio, che funge anche da traduttrice, visiterà altri oleifici, due importanti cantine, un caseificio, sarà ospite dell'Istituto Alberghiero di Sciacca dove assisterà alla preparazione di piatti con utilizzo di oli diversi e dove Dino Catagnano, dirigente dell'Assessorato Regionale delle Risorse Agricole guiderà dei panel di assaggio.
 
Siamo sicuri del successo della spedizione in quanto per qualità e gusto i prodotti siciliani possono sfidare i più severi esami, sperando che di queste iniziative ce ne siano sempre più e che i nostri prodotti mediterranei possano affermarsi anche nei continenti più lontani.