Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 190 del 05/11/2010

SEGNO DEI TEMPI/2 Fast food senza padrone

04 Novembre 2010
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SEGNO DEI TEMPI/2

A Palermo, in pieno centro storico, un locale con quattro distributori automatici dove trovare panini, verdure, cornetti o caffè. Igiene e pulizia, ma poca anima

Fast food senza padrone

Pochi metri quadrati, mura tinte d’un arancio acceso che rendono il posto, illuminato da sei faretti ben disposti sul tetto, quasi accogliente. Siamo nella centralissima via Maqueda a Palermo a dieci passi circa dai famosi Quattro Canti. Siamo davanti all’Automatic snack cafè.

Uno spazio senz’anima viva, un luogo dove, in barba alla famosa rosticceria siciliana e palermitana in particolar modo, a servire i clienti campeggiano quattro macchinette che offrono vari snack al passante di turno ed una che prepara bevande calde (dal
caffè, al thè, al cappuccino fino alla cioccolata).
Entrando, gli invitanti panini al bacon e lattuga, alle verdure, al prosciutto arrosto o ancora il gustoso cornetto accostato al fumante caffè stampato ai lati dell’ingresso del locale lasciano spazio ad un panorama ben diverso. Dentro i distributori automatici più grandi si trovano snack salati e dolci: un euro e mezzo per un tramezzino da 80 grammi che di invitante ha veramente poco, patatine fritte in mini busta al gusto “tomato” o waffer italiani ma anche stranieri (80 cent.).
Poi c’è la macchinetta dei pop corn che ne fa di caldi per 1,50 euro a bicchierone di carta, proprio come quelli che si vedono nei cinema. Infine la grande quanto famosa ormai (perché si trova in tutte le scuole, in tutte le facoltà universitarie, insomma un po’ ovunque) grande macchina distributrice di barrette di cioccolato ripiene di cocco disidratato, di biscotti e caramello, riso soffiato etc. Anche qui il prezzo è inferiore all’euro. E’ un posto veramente pulito l’Automatic snack cafè, ci sono perfino due cestini bianchi per gettare le carte che ben impacchettano tutte queste ipercaloriche goloserie che farebbero andare di matto un bimbo delle elementari.
Eppure manca qualcosa a questo luogo. Qualcosa che lo rende così freddo e malgrado le mura dipinte d’arancio. Di colpo ci si accorge che non esistono i profumi all’Automatic snack cafè, profumi che una bella stampa sul muro può darti solo l’illusione di trasmettere.

Piera Zagone