Vernaccia Nera Doc Serrapetrona
Piero Luzi è uno dei tanti che fa un lavoro che con l’agricoltura non c’entra nulla. Fa scarpe dal 1974 nella patria delle scarpe italiane Civitanova Marche e come tanti decide che la fabbrica non è tutto nella vita e che anzi una boccata di aria bucolica diventa non solo un piacere, ma quasi una catarsi. Così nel 1999 acquista un podere di 6 ettari con annessa casa colonica. Decide di fare vino, impianta vigneti, ristruttura i fabbricati realizzando la cantina. In quei terreni esiste una antichissima fonte d’acqua, da cui prende il nome l’azienda, che sgorgava limpida dove ora insistono le vigne.
(Piero Luzi)
Sei ettari sono pochi per cui si allarga la campagna e si acquistano altri terreni coronati da fitti boschi a circa 40 chilometri a Serrapetrona, in alta collina. Oggi l’estensione vitata è di 40 ettari suddivisi in pari tra Civitanova e Serrapetrona; Sangiovese, Merlot, Cabernet, Lacrima, Maceratino, Incrocio Bruni, Pecorino sono nella prima, Vernaccia Nera, Pinot Noir, Sangiovese nella seconda. I vigneti sono tutti a Guyot, condotti in biologico da alcuni anni, mentre il vino è in conversione. Le etichette sono 17 per 300 mila bottiglie annue che per il 70% vanno all’estero.
Se Piero Luzi non si può dedicare a tempo pieno all’azienda, lo fa il suo socio Marcello Ambrosi e specialmente suo figlio Mosè che svolge anche le funzioni di amministratore e direttore. L’enologo a tempo pieno è Giovanni Basso. Noi degustiamo la loro punta di diamante il Morò fatto tutto da Vernaccia Nera, un vitigno autoctono proprio di quella zona, di cui ne esistono solo 70 ha, dal grappolo spargolo, buccia spessa, che produce poco ma capace di dare il meglio anche in condizioni pedoclimatiche difficili. Zontezoppa ne possiede 17 ettari e la declina in varie etichette e tipologie. Completa l’azienda un agriturismo con 8 camere.
Morò è un cru derivato dalla vigna più in alto, a circa 600 metri dove specie la notte fa freddo. Il terreno è roccioso, calcareo misto ad arenaria, la densità 9 mila piante per ettaro, per cui alla fine produce solamente mezzo chilo di uva a pianta. In compenso il difficile substrato ha prodotto radici profonde che pertanto non soffrono di eventuali siccità. La vendemmia avviene tardi, dopo la metà di ottobre e praticamente non si fa selezione dei grappoli in quanto il freddo, la ventilazione, la salubrità della vite, che non soffre di muffe e di tignole nonostante la pressochè assenza di trattamenti, producono chicchi perfetti. Anche a Serrapetrona è stata realizzata una cantina completa per cui le uve raccolte a mano e trasportate in cassette vi arrivano subito.
Diraspatura, macerazione per 15 giorni con rimontaggi e fermentazione con lieviti selezionati che dalla vendemmia 2014 sono diventati spontanei. Dopo 3 mesi in acciaio dove fa la malolattica il vino affina per 18 mesi in barrique di secondo passaggio, filtrazione molto blanda per fermare le impurità grossolane, solfiti pochi ed in bottiglia per almeno 6 mesi.
Nel calice il colore è rosso granato con sfumature aranciate. All’olfatto si caratterizza serio, intenso con spiccate note di pepe nero, noce moscata, cioccolato, caffè, mandorla tostata, confettura di prugna e di ciliege, un pizzico di vegetale. Aristocratico. Al palato ha un corpo densissimo, polposo, di eccelsa armonia: frutto, acidità e tannini si sposano in un triangolo perfetto. Tannini ancora vivaci ma dolcissimi e un retrogusto quasi infinito. Un grande vino dall’eleganza in doppio petto.
Se oltre che goderlo a solo desiderate gustarlo a tavola abbinatelo a piatti impegnativi, gustosi, a rigatoni salsiccia e funghi, stracotto al vino, formaggio di fossa. Le bottiglie sono solo 1.700 che allo scaffale vanno a 28 euro. Imperdibile. Nel sito web della cantina è previsto una conveniente vendita online.
Fontezoppa Az. Agroforestale C.da San Domenico 38 |
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