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Il premio

Premio Nonino 2016, vincono anche i Preparatori d’Uva Simonit&Sirch

13 Gennaio 2016
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Gli altri premiati: lo scrittore svedese Lars Gustafsson, il sociologo francese Alain Touraine e il progetto Nati per Leggere


(Pierpaolo Sirch e Marco Simonit)

Si svolgerà sabato 30 gennaio alle ore 11, la consegna dei Premi Nonino 2016, che staccano il traguardo delle 41 edizioni.

Quattro le categorie premiate: Premio Nonino Risit d’Aur assegnato ai Preparatori d’Uva Simonit&Sirch; Premio Internazionale Nonino 2016 a Lars Gustafsson; Premio Nonino 2016 al progetto Nati per Leggere; Premio Nonino 2016 a un maestro del nostro tempo, a Alain Touraine.
La giuria del Premio Nonino, presieduta da Vidiadhar Surajprasad Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, era composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi.
La consegna dei premi avverrà presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, frazione del comune di Pavia.

Simonit&Sirch sono stati premiati perché “il loro operare è magistrale ed è un grande esempio per le nuove generazioni: riscoprire l’antica tradizione della potatura manuale della vite, rispettando gli equilibri naturali, ricercando la qualità assoluta, sfidando il futuro senza dimenticare la parte migliore del passato. In questo modo hanno preservato e innovato la potatura della vite, un’eccellenza che si era perduta. un’intuizione straordinaria che li ha portati ad essere i referenti dei più prestigiosi vignaioli del mondo”.


(Un momento della premiazione dello scorso anno)

Allo scrittore svedese Lars Gustafsson il premio è stato consegnato perché “il suo narrare (anche in versi) è unico, sempre ironico con se stesso, immerso fra la fantasia e l’erudizione che diventano improvvisamente un gioco profondo nel tempo che scandisce il nostro trascorrere. Una scrittura che trova il vero nella natura, dove vita e morte si affratellano e i colori diventano uno come le sensazioni, perdendosi nell’assoluto”.

Sorpresa per la scelta di premiare il progetto Nati per Leggere, nato nel 1999 e che promuove la lettura in famiglia sin dalla nascita. “Arricchire la mente di un bambino raccontando storie è una tradizione che si sta perdendo nel mondo moderno con la sua comunicazione elettronica istantanea – si legge nella motivazione del premio -. Dobbiamo far proseguire quella tradizione e caratterizzare la vita dei giovani con la sapiente narrativa del passato”.

Ultimo premiato, Alain Touraine, sociologo francese, perché “nel suo pensare ha coniato uno dei termini più usati ed abusati dei nostri tempi: “società post-industriale”. La sua analisi sociologica, lucida e attenta, spazia dalla politica all’etica individuale sino all’azione sociale, mantenendo sempre il suo cardine sui dinamismi sociali e sulla loro coesione. L’individuo, privato di un antico mondo sacro, diviene soggetto umano che, capace di trasformarsi, nel suo agire diventa creatore e arbitro del suo destino”.

C.d.G.