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Il premio

Sherbeth festival, un ritorno alla tradizione: vince il cioccolato aromatizzato alla vaniglia

21 Settembre 2015
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(Simone De Feo, Salvatore Cappello e Andrea Soban)

da Palermo, Manuela Zanni

È il maestro Salvatore Cappello della omonima gelateria di Palermo, con il gusto Cioccolato del Madagascar, il vincitore della quinta edizione del Concorso Internazionale “Procopio de' Coltelli”, fiore all’occhiello della settima edizione di Sherbeth Festival che si è svolta a Palermo.

Secondo classificato Andrea Soban della Gelateria Soban di Valenza in provincia di Alessandria con Gin d'Amare, un limone aromatizzato al timo e decorato con capperi caramellati; al terzo posto Simone De Feo della Gelateria Capolinea di Reggio Emilia con Fantasia Mediterranea, una crema aromatizzata con erbe e agrumi. I gusti presentati alla giuria, composta da giornalisti del settore, food writer e gelatieri, sono stati giudicati in base ai seguenti criteri: l’aspetto, il sapore, la struttura e l’originalità.

I gelatieri hanno lavorato alacremente giorno e notte, magistralmente orchestrati dal maestro Antonio Cappadonia, direttore tecnico dell’evento sin dalla prima edizione, all’interno del laboratorio Carpigiani allestito per l’occasione. Il trend dei gelati presentati in questa edizione, a parte qualche eccezione, può definirsi un ritorno alla tradizione, con gusti semplici, realizzati con pochi ingredienti, quelli giusti, che fanno la differenza. Questo spiega la vittoria di un gusto classico come il cioccolato del Maestro Cappello, al quale è bastato un semplice aroma di vaniglia bourbon per convincere la giuria. Altrettanto degni di nota altri gusti, non tutti in concorso, quali il pistacchio verde di Bronte di Santo Musumeci di Randazzo, la cannella della gelateria Bluemoon di Scicli, il torrone siciliano dei fratelli Granata di Nicosia, la nocciola di Calabria del Cantagalli di Lamezia Terme, solo per citarne alcuni. Ma non sono mancati gusti più originali tra cui lo Strudel alle mele cotte con noci e pinoli di Gianni Piucco, il sambuco e lavanda del Parco delle Dolomiti di Marco Viel e la Ratafia d’Abruzzo di Francesco Dioletta.