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Il prodotto

Piacentinu ennese, nuovo presidio Slow Food?

11 Marzo 2013
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Piacentinu ennese

C’è odor di presidio Slow Food anche per la provincia di Enna.

A due anni dalla chiusura di quelli della pesca e della fava larga di Leonforte, a meritare l’avvio sembrerebbe il Piacentinu ennese Dop, il formaggio prodotto con latte intero di pecore di razza autoctona siciliana, aromatizzato con zafferano e a cui viene aggiunto pepe nero in grani.


Piacentinu ennese e ricotta locale

“Sarebbe un grande risultato – ha dichiarato Stefania Mancini Alaimo, fiduciaria della condotta di Enna –  perché nonostante le difficoltà legate all’esiguo numero di produttori di Piacentinu, solo quattro in tutta la provincia, e, soprattutto a quelle economiche, risolte grazie ai finanziamenti che Slow Food è riuscita ad ottenere dalla Regione Sicilia. Abbiamo portato avanti tutto l’iter per l’avvio del presidio, mancano ancora alcuni passaggi, ma tutto sembra andar bene. Ottenere il presidio è importante per evitare che questo prodotto sparisca – continua la fiduciaria -. Soprattutto per incentivare i giovani a non abbandonare questo tipo di attività”. Grazie a questo risultato c’è la possibilità che si torni a parlare di presidio anche per la pesca e la fava larga di Leonforte. Infatti, il presidente della fondazione, Piero Sardo, in visita in provincia per il Piacentinu, è tornato a Leonforte per discutere con i produttori interessati in vista di un riavvio dei presidi. Naturalmente è un percorso non facile da intraprendere, a causa dell’esiguo quantitativo di prodotti, ma in molti sarebbero pronti a rimettersi in gioco. 


Pino Drago, Stefania Mancini Alaimo, Gaetano Nicoletti, Angelo Manna, Rosario Gugliotta

La condotta “Slow Food” Enna ha annunciato, in maniera ufficiosa la notizia, durante una festa gourmet che si è svolta sabato sera a Leonforte nei saloni del Palazzo Branciforti, in occasione della quale lo chef Pino Drago, della condotta Slow Food di Messina, ha preparato un menu realizzato con prodotti tipici siciliani. 

“Una vera e propria alleanza di territori, quelli di Enna e Messina separati e, nello stesso tempo collegati, dai Nebrodi – ha precisato Rosario Gugliotta, fiduciario della condotta di Messina, presente alla festa – che può dare rilievo ai loro tesori gastronomici”. E così  hanno figurato dall'antipasto al dolce: il maialino nero dei Nebrodi, già presidio Slow food; il Piacentinu ennese, dell’azienda il Cavalcatore di Assoro; la pesca, dell’azienda Samperi di Leonforte e il riso, prodotto nuovamente in Sicilia, dopo quasi 100 anni, dall’azienda leonfortese. I veri protagonisti della serata sono stati gli arancini con ragù di suino nero e il primo arancino completamente ennese, realizzato con riso di Leonforte e con Piacentinu ennese.


Arancine ennesi

Tanti i progetti che la Condotta di Enna da cinque anni porta avanti seguendo la filosofia Slow Food, promuovendo l'interesse per il cibo legato non solo al piacere ma anche a un particolare rispetto dei territori e delle tradizioni locali.

Cristina Barbera