Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La guida

Dodici itinerari per scoprire la Puglia più gustosa

23 Novembre 2012
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E’ appena arrivata nelle librerie la Guida Gira Puglia (edizioni Tirsomedia) realizzata in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia.

La guida verrà presentata alla Feltrinelli di Bari, il prossimo 26 novembre alle 18.30. Per l’occasione saranno presenti la giornalista e autrice della guida Antonella Millarte (fra i 200 migliori wine journalist del mondo), Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e l’editore Vittoria Cisonno.

Dodici gli itinerari proposti alla scoperta delle eccellenze gastronomiche fra storia, leggende e curiosità di una Puglia tutta da scoprire. Una guida originale che conduce il lettore in un territorio dalla bellezza intensa e segreta da scoprire lentamente tra campagna e mare da sogno, masserie, scorci e sapori. Nel tacco d’Italia l’azzurro del mare si confonde con il bianco dei trulli e quello caldo e dorato della pietra leccese che già nella architettura barocca aveva dato l’esempio più grande della sua plasmabilità. Qui i muretti a secco si alternano ai filari di viti, ai mandorli e soprattutto agli uliveti secolari sprofondati nella terra resa rossa dalla presenza del ferro dando vita ad un paesaggio unico nel suo genere. L’anima gastronomica si esprime attraverso una cucina sobria dove regnano sovrani prodotti semplici e genuini. Una cucina di matrice contadina intimamente legata al mare, al ritmo delle stagioni e alla loro imprevedibilità. Impossibile dire in quale zona della Puglia si mangi meglio poiché ogni provincia ha una sua propria spiccata identità culturale. Troviamo così i pomodori che diventano straordinarie conserve, pasta fatta in casa, il pane d’altri tempi, gli antichi frantoi e i vini generosi raccontati in questa guida – giunta alla terza edizione – attraverso un percorso avvincente tra le migliori cantine pugliesi in cui è sempre più forte l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.

Nella terra amatissima da Federico II, i rossi a base di Negroamaro, di Primitivo (potente e fruttato) e i vini rosati (che in Puglia non sono frutto di una attenzione occasionale) sono ormai apprezzati soprattutto dal turista straniero e cosmopolita (francesi, scozzesi, irlandesi in primis) che proprio in Puglia ha acquistato le masserie fortificate del XV e XVI secolo per farne luoghi di pace e di rara eleganza. Abitata sin dalla antichità, la Puglia ha da sempre avuto la funzione di crocevia tra l’Europa e l’Oriente: greci, latini, bizantini, normanni, svevi e molti altri sono passati da qui lasciando tracce della loro presenza.

Da Bari a Lecce, da Barletta a Ruvo di Puglia, da Castel del Monte al mare di Leuca il passo è breve ma le suggestioni durano a lungo. Per questo piace tanto ai turisti cosmopoliti e a quelli più originali. Perché è solare, ospitale e colta.Lo sapeva bene Giuseppe De Nittis, che ha fissato nelle sue tele con struggente malinconia la luce, l’aria e il cielo del paesaggio pugliese rendendolo eterno. Quella luce, intensa e bellissima, che doveva “rendere l’azzurro smalto profondo del cielo meridionale” di cui il pittore impressionista nato a Barletta (la sua casa parigina era frequentata tra gli altri anche da Manet, Degas e Van Gogh) andava orgogliosamente fiero.

Rosa Russo